Quando si parla di casa, la salute di chi la abita viene prima di tutto. Tra i nemici più subdoli c’è sicuramente l’umidità. Questa può provocare malattie respiratorie, allergie e dolori articolari, ma non solo: nei casi più gravi può causare danni alla struttura dell’immobile, minandone la stabilità. Vuoi evitare di trovarti in situazioni di questo genere? Oggi ti sveliamo come eliminare l’umidità di risalita.
Come eliminare l’umidità di risalita? Impariamo a conoscerla
Per sconfiggere un nemico bisogna prima di tutto conoscerlo e riconoscerlo. Il fenomeno in questione è dovuto all’acqua che dal terreno sottostante risale nei pavimenti e nei muri. Capita quando l’edificio non è ben impermeabilizzato.
L’umidità può essere causata anche dalla condensa, ma quella “di risalita” (o ascendente, o capillare) ha caratteristiche ben precise:
- si palesa quasi sempre al pianterreno, o nelle cantine;
- dà origine a muffa, macchie e aloni che raramente superano il metro d’altezza dal pavimento;
- può produrre cristallizzazioni saline dovute all’evaporazione dell’acqua.
- i contorni di queste manifestazioni sono ben definiti;
Se rilevi i segnali che ti abbiamo descritto, allora è arrivato il momento di agire. Vediamo come.
Come eliminare l’umidità di risalita? I rimedi sbagliati
Di soluzioni ce ne sono tante, ma non tutte sono realmente efficaci. Alcune, infatti non eliminano il problema ma solo le sue manifestazioni, in modo temporaneo. In questa categoria rientrano il rifacimento dell’intonaco e l’applicazione di pareti in cartongesso, o pannelli di legno.
Tra i rimedi sbagliati inseriamo anche il taglio meccanico delle pareti, pratica ormai vietata. Tagliare fisicamente le pareti per bloccare la risalita dell’acqua va a compromettere la stabilità dell’edificio. Insomma, la toppa rischia di essere peggiore del buco.
Se vuoi sapere come eliminare l’umidità di risalita senza rischi, è meglio che tu rivolga lo sguardo altrove.
Come eliminare l’umidità di risalita? Le vere soluzioni
I veri rimedi sono quelli che, nel modo meno invasivo possibile, impediscono all’acqua di penetrare nei pavimenti e nei muri. Andiamo a scoprirli:
- creazione di una barriera chimica. Consiste nell’iniezione di un liquido impermeabilizzante nelle pareti. Gli svantaggi sono la necessità di praticare fori sui muri e il rischio che la barriera non sia del tutto impenetrabile;
- elettrosmosi attiva. Si andranno a posizionare degli elettrodi di carica opposta sul terreno. Questi ultimi sono piuttosto costosi e facilmente degradabili (a meno che non siano fatti di titanio);
- deumidificazione elettrofisica. Attraverso appositi dispositivi, si creano campi elettromagnetici che non consentono l’adesione delle molecole d’acqua ai capillari dei muri. Così facendo si toglie all’umidità la possibilità di risalire.
Come eliminare l’umidità di risalita? Ci pensa KontrolDRY®
Un validissimo esempio di deumidificazione elettrofisica è rappresentato da KontrolDRY®, un sistema firmato SKM Italia, azienda specializzata nel settore.
KontrolDRY® è un dispositivo che si collega direttamente alla presa elettrica e non necessita quindi di opere murarie. È semplice da usare (basta accenderlo per farlo entrare in funzione), consuma pochissimo ed è adatto a qualsiasi ambiente (dalla camera da letto alla cantina). È efficace e assolutamente innocuo per la salute.
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