Un muro di contenimento serve a sostenere e trattenere terreni o materiali che altrimenti si sposterebbero o scivolerebbero a causa della gravità. Viene utilizzato dove c’è una differenza di altezza tra due superfici e si vuole evitare che il terreno superiore scivoli o ceda. Può però capitare che questa struttura, detta anche muro controterra, non regga e si evidenzino crepe o deformazioni. Come rimediare? Te ne parliamo in quest’articolo.
Il cedimento del muro di contenimento
Le cause del cedimento di un muro di contenimento possono essere molteplici. Te ne elenchiamo alcune:
eccessiva pressione del terreno o dell’acqua
mancanza di un adeguato sistema di drenaggio
errori di progettazione o costruzione
movimenti del terreno (es. frane)
eventi sismici
I “sintomi” che ti dovrebbero allarmare sono l’inclinazione del muro e la comparsa delle suddette crepe o di rigonfiamenti. La situazione è seria perché se la parete dovesse crollare causerebbe danni sia alla struttura sovrastante, sia a chi fruisce degli spazi sottostanti. Come intervenire? Vediamolo insieme.
Come risolvere il cedimento del muro di contenimento?
Cominciamo col dire che dovresti subito contattare un esperto in grado di effettuare una valutazione e una diagnosi. Fatta questa doverosa premessa, ti sarà facile comprendere come le soluzioni migliori siano quelle meno invasive, che non prevedano scavi e demolizioni. I microancoraggi con iniezioni di resine rispondono alla perfezione a queste esigenze.
La tecnologia in questione consiste nell’inserimento di sottili ancoraggi, seguiti dall’introduzione delle resine che vanno a riempire gli spazi vuoti e a consolidare il terreno circostante. Così facendo si va a stabilizzare il muro, riducendo i cedimenti e migliorando la resistenza alle spinte del terreno. Nel prossimo paragrafo ti presentiamo un esempio di un intervento di questo genere.
La soluzione Uretek contro il cedimento di due muri di contenimento a Firenze
A Firenze un condominio ha mostrato l’insorgere di fessurazioni e spanciamenti nei due muri di contenimento su cui si fonda il fabbricato. A seguito delle indagini geologiche, s’è deciso per un intervento di stabilizzazione della struttura con microancoraggi in acciaio inox e iniezioni di resina espandente.
Il progetto ha previsto sei file di tiranti, per un totale di 103. La resina iniettata attraverso gli appositi condotti ha terminato la sua espansione in pochi secondi. Già dopo poche ore, il bulbo generatosi acquisisce una resistenza tale da permettere la tesatura del tirante.
In questa fase si è andati a registrare la resistenza massima dell’ancoraggio e a verificare che questa fosse superiore al valore previsto dal progetto. Sono stati portati a rottura 7 ancoraggi di prova, che hanno raggiunto valori compresi tra 4000 e 5000 kg, sempre superiori ai 2700 kg preventivati.
L’intervento Uretek MicroAnchors® si è dunque concluso con la messa in sicurezza dell’opera e degli spazi, in maniera rapida e controllata, con un intervento più economico e nettamente meno invasivo rispetto alle soluzioni tradizionali.
Se sei alle prese con il cedimento di un muro di contenimento e vuoi saperne di più sui microancoraggi con iniezioni di resine, contatta Uretek.