Esistono rischi d'incendio o altro?

La caldaia a pellet è un impianto per il riscaldamento di acqua sanitaria e ambienti, che funziona tramite la combustione di biocumbustibile, pellet o cippato. Questo processo avviene tramite il calore che viene sprigionato dai bruciatori al momento della combustione, che riscaldano l'acqua presente all'interno dei corpi riscaldanti e attraverso delle serpentine la portano in tutti gli ambienti, come bagni, stanze da letto, soggiorni, ecc.

I rischi d'incendio derivanti da una caldaia a pellet, sono gli stessi che possono essere causati da qualsiasi altro sistema di riscaldamento che prevede una combustione e lo smaltimento dei fumi attraverso una canna fumaria. È proprio questa infatti che rappresenta il maggior rischio d'incendi o incidenti.

La progettazione e la costruzione di una canna fumaria, a prescindere dal tipo d'impianto per il quale debba essere usata, deve rispettare determinati parametri per prevenire incidenti e scongiurare rischi d'incendio. Le canne fumarie si occupano di portare verso l'esterno i fumi derivanti dalla combustione, i quali raggiungono alte temperature. Se la canna fumaria non viene realizzata e regola d'arte, nel rispetto delle normative vigenti, all'interno di essa possono crearsi accumuli e incrostazioni di acidi di zolfo o altri elementi soggetti anche ad auto combustione, che se non vengono rimossi con una manutenzione straordinaria, possono causare incendi anche gravi, visto che alcuni tipi di questi accumuli possono raggiungere temperature superiori ai 1000 gradi.

Per evitare che ciò avvenga è essenziale che l'installazione venga fatta da professionisti qualificati, che progettino la canna in funzione delle caratteristiche dell'immobile e che la installino nel modo corretto, senza eccessivi cambi di direzione, senza restringimenti o cambi di sezione e rispettando le altezze della parte finale e del comignolo.