Canne fumarie: quali errori evitare?

Partendo dalle cose più semplici, ecco cosa può determinare problemi di tiraggio:

• 1. La canna fumaria non deve essere troppo corta.

Il fattore più importante nella progettazione di una canna fumaria è l'altezza. Aumentando l'altezza si aumenta anche il tiraggio, che altrimenti non verrebbe garantito in modo sufficiente per il corretto funzionamento della canna.

• 2. Il diametro non deve essere troppo piccolo.

Proprio come l'altezza, questo fattore è altrettanto importante in fase di progettazione della canna e le due misure sono ovviamente correlate e devono essere proporzionate tra loro e alla capacità del focolare. Le due grandezze sono inversamente proporzionali, quindi è bene ricordare che più lunga è la canna e meno si deve aumentare il diametro, mentre per una canna corta, aumentare il diametro diventa una necessità.

• 3. Insufficienza dell'isolamento della canna.

I problemi di tiraggio non sono legati soltanto al dimensionamento della canna, infatti, l'incorretto isolamento potrebbe influire negativamente su questa funzione. Quello che incide maggiormente sul tiraggio è la temperatura dei fumi, poiché più questi sono caldi e maggiore è il fattore tirante. Un incorretto isolamento di una canna fumaria tende a far raffreddare i fumi molto velocemente, diminuendo il tiraggio, nonché stratificando i fumi nel camino, generando condense, incrostazioni che col tempo diventano corrosive e generando sporco eccessivo in maniera frequente.

• 4. Altri problemi comuni relativi al tiraggio.

Quelli appena descritti sono i problemi maggiormente incidenti sul tiraggio, ma anche la struttura della canna con troppi cambi di direzione, l'errato dimensionamento del comignolo o addirittura interferenze dovute alla presenza di antenne, edifici o altri ostacoli troppo vicini a esso, possono rappresentare un problema.

Parlando di un aspetto più importante, vediamo come progettare e costruire una canna fumaria per scongiurare il pericolo d'incendi.
Partiamo dal presupposto che non bisogna inventarsi nulla, non serve l'inventiva o espedienti derivanti da chissà quale esperienza, è tutto scritto, basta solo seguire alla lettera le direttive indicate nelle norme UNI7129 per gli impianti domestici a gas, la UNI 10683 per gli apparecchi e gli impianti alimentati a biomassa e la Lgs N° 152/06 che regolamenta tutti i combustibili e le centrali termiche.

Sembra superfluo dirlo, ma meglio ricordare che le ditte che si occupano di progettazione e installazione di canne fumarie devono avere la certificazione come da DM 37/08 E.
Detto ciò, ecco come evitare il pericolo d'incendi:

1. La distanza dei materiali soggetti a combustione deve rispettare i parametri di distanza dal focolare come da UNI EN 15287.
2. Le distanze minime da rispettare sono indicate nelle norme d'installazione nella UNI 7129; UNI 10683; UNI 10845.
3. Le sezioni atte all'evacuazione dei fumi, soprattutto se prodotti da combustibili solidi, devono sopportare temperature fino ad almeno 300°.
4. Evitare ed eventualmente rimuovere i depositi carboniosi in tempo dalle pareti, poiché possono auto incendiarsi generando temperature anche superiori ai 1000°.