Guida Intonaco e Malte

Intonaco: cos'è, a cosa serve e tipologie?

Composizione dell’intonaco

Per intonaco si intende uno strato che viene applicato al muro per proteggerlo dagli agenti esterni che potrebbero danneggiarlo. Viene prodotto tramite una mistura fra malta e legante (che nel caso delle malte cementizie è il cemento) che permettono allo strato esterno di aderire perfettamente alla parete di destinazione. Ci sono anche altri componenti dell’intonaco, che possono essere alcuni additivi per una maggiore resistenza oppure coloranti, per far sì che la parete assuma la cromia voluta. A seconda del legante è anche possibile avere delle intonacature impermeabili o idrorepellenti.

Utilizzi dell’intonaco

Come già detto, si intonaca una parte per rispondere a differenti esigenze. Quella più importante è sicuramente il desiderio di maggiore stabilità e protezione: le pareti "nude", infatti, spesso non sono sufficienti per resistere all’attacco degli elementi e di tutti gli agenti di disturbo esterni. Applicando un’intonacatura è possibile rendere ogni struttura più solida riempiendo gli spazi fra i mattoni o le pietre, in modo che non ci siano punti dove si possano creare crepe o vuoti.

Alcuni intonaci svolgono una funzione impermeabilizzante sulle pareti, in modo che l’attacco della pioggia o del mare non danneggi in maniera eccessiva l’esterno della casa; è una buona soluzione anche per chi abita in zone particolarmente umide e non vuole trovarsi fioriture di muffe o sali nella propria abitazione. L’applicazione di un intonaco, infine, può essere resa necessaria anche da esigenze estetiche. Fra i materiali additivi dello stesso, infatti, si possono trovare anche dei coloranti che permettono di creare un effetto particolare ancora prima di stendere della pittura; sempre attraverso l’intonaco è possibile gestire l’effetto finale che la texture di una parete avrà sugli ambienti, scegliendo per esempio una grana fine e liscia o una più grossa e ruvida.

Tipologie di intonaco

Non c’è solo un tipo di intonacatura, ma ci sono diverse varietà che si distinguono principalmente attraverso il legante che viene utilizzato. Ecco le principali:

  • Intonaco a base di gesso: questa tipologia viene solitamente privilegiata per tutti quegli ambienti di pregio che necessitano una finitura più candida, compresi i palazzi storici o gli ambienti con affreschi. Questa varietà, infatti, veniva utilizzata proprio già dai tempi antichi per le pareti da decorare.
  • Intonaco a base di calce: è la tipologia che prevede l’utilizzo di calce come legante. È particolarmente adatto per gli ambienti a contatto con l’acqua, in quanto questa non intacca in alcun modo la calce.
  • Intonaco cemento-calce: utilizzato per creare una mistura caratterizzata da una buona resistenza e impermeabilità, questo intonaco presenta calce e cemento Portland in parti uguali, ed è il più versatile e resistente in ogni situazione.

L’utilizzo di una o l’altra tipologia può essere deciso secondo l’ambiente di destinazione, oppure seguendo il budget di costruzione. Alcuni tipi di intonaco, per esempio, possono costare più degli altri, essere più difficili da reperire. In generale nei negozi di edilizia il più comune è quello composto da cemento e calce, che si trova quasi sempre a un ottimo rapporto qualità-prezzo.

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