Presentate a Roma le misure già adottate dal Governo e quelle presentate al Parlamento nell’ultimo disegno di legge di bilancio per la prevenzione strutturale del Paese: Piani, risorse finanziarie, incentivi e bonus, cantieri in corso e programmati, linee-guida per la progettazione, nuove opportunità per le città, la famiglie e le imprese. Il punto è stato fatto nel corso della giornata di lavoro "Prevenzione civile. Dalle emergenze a Casa Italia”, organizzata dalla Struttura di Missione #italiasicura di Palazzo Chigi nella sede del Cnr.
Gli investimenti del Governo per la prevenzione e “Casa Italia”, presentati nel corso della giornata dal direttore di #italiasicura, Mauro Grassi, riguardano il fondo pluriennale di 47,5 miliardi per opere di prevenzione e infrastrutturazione del Paese. 9,8 miliardi per la lotta al dissesto idrogeologico, 6,8 miliardi per l’edilizia scolastica, 7 miliardi per la ricostruzione post terremoto centro Italia e 11,6 miliardi di incentivi per i privati per ristrutturazioni antisismiche e di efficienza energetica.
Il super-fondo da 47,5 miliardi verrà utilizzato soprattutto per consentire un’imponente opera di prevenzione di lungo periodo, in particolare nei settori del dissesto idrogeologico, della riduzione del rischio sismico e dell’edilizia pubblica, specialmente scolastica.
Queste risorse si affiancano ad importanti fondi già specificamente indirizzati a due settori prioritari nell’agenda del Governo: per contrastare il fenomeno del dissesto idrogeologico sono stati infatti previsti 7,6 miliardi della nuova programmazione 2015-2023, insieme ai 2,2 miliardi recuperati dalla precedente programmazione; 6,8 miliardi sono stati destinati all’edilizia scolastica e consentiranno l’apertura di 5300 ulteriori cantieri rispetto ai 3100 già conclusi.
I 7 miliardi per i territori colpiti dal sisma nel Centro Italia daranno il via alla ricostruzione degli immobili pubblici e privati e delle attività produttive. Su tutto il resto del territorio nazionale è da registrare invece il rilevante impegno dello Stato per agevolare i lavori di ristrutturazione dei privati, dalle unità immobiliari ai condomini, con detrazioni fiscali fino all’85% della spesa per chi aumenta la sicurezza antisismica e fino al 70% per chi effettua interventi di efficienza energetica.
Per consentire l’utilizzo più efficace di questi strumenti potenziati, che avevano avuto già un largo successo in passato, è stata prevista anche la possibilità di cedere il credito d’imposta alla ditta che abbia effettuato i lavori o ad altro soggetto e il recupero della detrazione in 5 anni anziché in 10.