In un'Italia in cui gli infortuni, spesso mortali, sui luoghi di lavoro continuano ad aumentare, la “cultura della sicurezza” assume un ruolo sempre più importante nell'ambito dell'attività artigiana e d'impresa.
E proprio di sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare nel settore edilizio, si è parlato nei giorni scorsi alla Sala Bianca di Piacenza Expo in occasione del convegno “La sicurezza nei cantieri edili”, organizzato da Cna - Associazione Provinciale di Piacenza - in collaborazione con l'Inail e l'Azienda Usl di Piacenza.
Il convegno, che rientrava tra gli eventi collaterali di Edil Show - il Salone dell'edilizia ospitato nei padiglioni espositivi di Piacenza Expo dal 20 al 22 febbraio - ha visto al tavolo dei relatori numerosi esperti del settore: dopo il saluto introduttivo del presidente provinciale di Cna, Dario Costantini, hanno approfondiranno il tema della sicurezza Ruggiero Ricatti, funzionario di vigilanza dell'Inail di Piacenza, Maurizio Campagnoli, consulente Cna per la sicurezza, Giuseppe Siragusa, dell'Inail di Bologna, e Giovanni Lombardi, direttore dell'Unità operativa Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell'Azienda Usl di Piacenza. Le conlusioni del convegno sono state curate dal direttore provinciale della Cna, Giovanni Ambroggi.
“Si è parlato di sicurezza in maniera molto pratica – commenta Ambroggi – per cercare di far capire in modo chiaro ai nostri imprenditori non solo le recenti normative in tema di sicurezza, ma anche tutte le procedure necessarie sui cantieri edili, i dispositivi di protezione sia collettiva che individuale, e tutte le pratiche di carattere burocratico che occorre espletare. L'aggiornamento e la formazione sono strumenti indispensabili per portare la sicurezza sui luoghi di lavoro, e questo convegno, inserito nel programma di un'importante fiera del settore, va proprio in quella direzione”.
Infortuni e costi della sicurezza, dispositivi di protezione collettivi ed individuali da utilizzare durante le lavorazioni, formazione per la prevenzione nel settore edile, compiti del committente e qualificazione delle imprese. Questi i temi trattati nel corso del convegno che ha fatto luce su un problema che in molti ancora sottovalutano.
“In Italia - continua Ambroggi - manca in generale quella che si definisce “cultura della sicurezza”. Più che un problema di costi è un problema di conoscenza e informazione dei testi legislativi che disciplinano questa materia. Alcuni imprenditori, ad esempio utilizzano i necessari dispositivi di protezione senza sapere, però, che essi non sono eterni ma hanno una durata stabilita da precisi disposizioni di legge. Per questo come Associazione di categoria puntiamo molto sulla formazione e sull'aggiornamento professionale, per cercare di fornire ai nostri associati tutti gli strumenti di conoscenza necessari per svolgere al meglio, e nella massima sicurezza, la loro attività”.