A ottobre scendono i consumi di energia elettrica

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Il calo dipende anche dal numero inferiore di giorni lavorativi, 22 anziché 23. La variazione destagionalizzata della domanda elettrica è risultata in calo del 2% rispetto al mese precedente


Nel mese di ottobre 2009 la quantita' di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,9 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare un calo del 5,1% rispetto ai volumi richiesti a ottobre dell'anno precedente.

La variazione della domanda elettrica di ottobre 2009 diventa -4,6% - precisa Terna in un comunicato - depurata dall'influenza di un giorno lavorativo in meno (22 vs 23) - con un conseguente minor utilizzo di energia elettrica per le attivita' lavorative - e da una temperatura media mensile inferiore di circa mezzo grado centigrado rispetto a ottobre 2008.

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di ottobre 2009 e' risultata in calo del 2% rispetto al mese precedente.

L'andamento negativo dei consumi elettrici non andra' a incidere sulle attivita' di sviluppo della rete previste da Terna. L'Autorita' per l'energia elettrica e il gas, infatti, riconoscendone la natura infrastrutturale, ha introdotto un meccanismo che rende molto marginale l'impatto della diminuzione dei volumi di energia sui ricavi tariffari di Terna, attraverso una ''franchigia'' di +/-0,5%.

Nel mese di ottobre 2009 la domanda di energia elettrica e' stata soddisfatta per l'88,8% con produzione nazionale e per la quota restante (11,2%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (24,8 miliardi di kWh) e' in calo del 6,8% rispetto a ottobre 2008; in crescita le fonti di produzione eolica (+137%), geotermoelettrica (+2%) e idroelettrica (+3,6%); in calo invece la fonte termoelettrica (-10,3%).

Complessivamente il fabbisogno dei primi dieci mesi del 2009 ha registrato un calo del 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2008; a parita' di giorni lavorativi, la diminuzione e' pari a -6,8%.

A livello territoriale la variazione della domanda e' differenziata sul territorio nazionale: -7,1% al Nord, -3,8% al Centro e -1,5% al Sud. I 26,9 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 24,2% al Sud.


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