Quella per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche è una battaglia di civiltà. Le persone che hanno una mobilità ridotta, infatti, hanno gli stessi diritti di tutte le altre. Vediamo cosa si sta facendo per l’accessibilità.
Si è tenuto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili a un’azione strategica in materia di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA).
Alla riunione hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
Gli obiettivi del Tavolo tecnico per l’Accessibilità
“Con questo Tavolo, prima di tutto, vogliamo dare un segnale di rinnovamento, in linea con la riforma sulla disabilità che stiamo portando avanti e che nel primo decreto attuativo stabilisce nuove regole per le pubbliche amministrazioni sia per l’erogazione dei servizi sia per il personale con disabilità che deve avere per poter svolgere la propria mansione in autonomia - spiegano Salvini e Locatelli -. È fondamentale superare norme molto datate che fanno riferimento solo all’accessibilità, poco alla fruibilità degli spazi, per nulla al diritto di tutti di potersi muovere il più possibile in autonomia. Vogliamo fare di più per migliorare la vita delle persone e possiamo farlo. I luoghi e gli spazi devono essere fruibili per tutti: serve parlare di progettazione universale sia per gli spazi pubblici che per gli spazi privati, serve coinvolgere sempre di più professionisti motivati e con una visione chiara su questi temi e serve promuovere una nuova e rinnovata visione della disabilità: perché ogni persona possa partecipare pienamente alla vita civile, sociale e politica del nostro paese".
Il Tavolo sarà coordinato da Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e lavorerà per sei mesi (rinnovabili) per proporre modifiche normative e azioni concrete.