In dirittura d'arrivo il Piano casa per l'edilizia residenziale pubblica.
Dopo una trattativa con le regioni durata 7 mesi l'accordo che sblocca il piano straordinario di edilizia residenziale pubblica è stato firmato il 5 marzo scorso dal ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, e dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani.
La conferenza Unificata Stato, regioni e comuni, nella riunione del 12 marzo scorso - ha dato il via libera al Piano.
''Abbiamo definito un accordo da 550 milioni di euro con le Regioni sul piano casa" ha dichiarato il ministro Fitto nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 6 marzo.
Il governo finanzierà il Piano inizialmente con 200 milioni e si impegnerà a reintegrare interamente il fondo fino ad arrivare ai 550 milioni di euro previsti.
Il Piano casa è previsto dall 'art. 11 del decreto legge 112/08, convertito nella legge 133/08 (manovra finanziaria 2008).
Con l'accordo firmato il 5 marzo, le Regioni si impegnano a sospendere i procedimenti di ricorso alla Corte Costituzionale scaturiti dopo l'entrata in vigore dell'art. 18 del decreto legge 185/08 che ha modificato in parte - restrigendo i poteri delle regioni - le disposizioni contenute nella manovra dell'estate scorsa.
Nel contempo, il Governo si è impegnato a modificare tale norme.
Alle regioni, d’intesa con gli enti locali, spetta dunque il compito di elaborare, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dallo Stato ed entro i finanziamenti assegnati, i programmi di edilizia residenziale.
''Sono pienamente soddisfatto dell'accordo raggiunto - ha commentato il ministro Fitto - che impegna consistenti risorse per affrontare l'emergenza di una tensione abitativa che colpisce molte famiglie che versano in condizioni di bisogno''.