Quali sono le motivazioni che spingono a comprare un immobile? Al contrario, perché lo si vende? E chi sono acquirenti e venditori? Ci aiuta a rispondere a queste domande un’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, relativa al secondo semestre del 2019. Andiamo a scoprire i dati.
Le compravendite dal punto di vista degli acquirenti
A livello nazionale il 76,1% delle transazioni ha riguardato l’abitazione principale, il 17,8% acquisti per investimento, mentre nel 6,1% dei casi si tratta di case vacanza.
Da segnalare che negli ultimi cinque anni la percentuale di acquisti per investimento ha evidenziato una costante crescita.
Chi compra l’abitazione per viverci sceglie principalmente trilocali (37,1%), seguiti dalle soluzioni indipendenti (20,7%), dai quattro locali (19,0%), e dai bilocali (16,3%). Rispetto ad un anno fa si registra un aumento della percentuale di acquisti di soluzioni indipendenti e semindipendenti, si passa infatti dal 16,2% del secondo semestre del 2018 all’attuale 20,7%. Chi compra casa per investimento, sceglie per lo più il bilocale (34,8%), seguito dal trilocale (28,1%).
Nel 54,3% dei casi gli acquirenti sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, si registra poi un 22,6% tra 45 e 54 anni e percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età.
A comprare casa attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa sono state soprattutto coppie e coppie con figli, che compongono il 71,2% del campione, mentre è più bassa la quota di acquirenti single, che si attesta sul 28,8%. Rispetto al secondo semestre del 2018 aumenta la percentuale di acquirenti single che passa dal 27,4% all’attuale 28,8%. Il più facile accesso al credito sta dando la possibilità anche ai monoreddito di poter acquistare l’abitazione.
Le compravendite dal punto di vista dei venditori
Analizzando le compravendite dal lato del venditore, nel secondo semestre del 2019, la maggior parte dei proprietari lo ha fatto per reperire liquidità (44,3%), seguìti da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (42,6%) ed infine da chi si è trasferito in un altro quartiere oppure in un’altra città (13,1%). Rispetto al secondo semestre del 2018 aumenta la percentuale di coloro che vendono per migliorare la qualità abitativa: si passa infatti dal 36,1% all’attuale 42,6%.