L’emergenza sanitaria si è abbattuta anche sul mercato degli affitti. Spesso gli inquilini non sono stati in grado di pagare, mentre dall’altro lato ci sono stati proprietari che hanno proposto una riduzione del canone.
A questo proposito, una contribuente chiede all’Agenzia delle Entrate: “È vero che la legge di bilancio prevede un contributo a fondo perduto per il locatore di un immobile che concede all’inquilino una riduzione del canone di locazione? Come si richiede?”.
La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi
Con l’ultima legge di bilancio (legge n. 178/2020, articolo 1, comma 384) è stata autorizzata per l’anno 2021 la spesa di 50 milioni di euro per la concessione di un contributo a fondo perduto a favore dei locatori di immobili a uso abitativo che riducono l’importo del canone stabilito nel contratto di locazione.
L’importo del contributo è riconosciuto fino al 50% della riduzione del canone, ma entro il limite massimo annuale di 1.200 euro per ogni locatore. Per poterlo richiedere è necessario che l’immobile locato costituisca l’abitazione principale per il conduttore e sia situato in un Comune ad alta tensione abitativa, il cui elenco è contenuto nella delibera Cipe n. 87 del 13 novembre 2003.
Con un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, di prossima emanazione, saranno stabilite le modalità attuative per la concessione del contributo e, in base al numero delle domande presentate, la percentuale di riduzione del canone di locazione, mediante riparto proporzionale.
Il locatore dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate, attraverso il canale telematico, la rinegoziazione del canone di locazione e ogni altra informazione utile per il riconoscimento e l’erogazione del contributo.