L’emergenza sanitaria ha messo in crisi un segmento particolare del mercato immobiliare: quello legato agli affitti degli studenti universitari, costretti alla didattica a distanza. Ma forse qualcosa sta cambiando. Diamo un’occhiata agli ultimi dati.
A partire da giugno, le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete hanno registrato un incremento di richieste, pur restando ancora distanti dai livelli degli anni scorsi. Nel secondo trimestre del 2021 la percentuale di chi ha cercato casa in affitto per motivi di studio è stata del 4,7%, in aumento rispetto al 2,7% registrato nello stesso periodo dell’anno scorso.
“Con l’avanzamento della campagna vaccinale si iniziano a vedere una ripresa della domanda di immobili in affitto, soprattutto in quelle realtà in cui le università hanno già deciso le modalità di frequenza - afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa -. Non tutti gli atenei hanno definito come sarà il rientro, ma in alcune città come Napoli, Roma, Torino e Milano si stanno già stipulando contratti di locazione con studenti”.
Affitti: cosa cercano gli studenti universitari?
Le caratteristiche dell’immobile richieste sono sempre la vicinanza alla facoltà universitaria, la presenza dei mezzi pubblici, un buon arredamento, la presenza del collegamento ad internet. Si è rafforzato il trend che vede una preferenza per il posto letto singolo rispetto alla condivisione che rimane solo in caso di studenti appartenenti allo stesso nucleo familiare. Nel 2020 i canoni di locazione a causa della bassa domanda sono diminuiti e, al momento, nonostante un aumento della domanda, non sembrano esserci tensioni sui valori.