L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 7E del 12 Febbraio u.s., si è pronunciata favorevolmente sulla possibilità di "sfruttare" il bonus del 36% anche per i lavori sulle parti comuni degli edifici.
Si tratta delle aree oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio:
1) ilsuolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune;
2) i locali per la portineria e l'alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi e per altri simili servizi in comune;
3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all'uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli acquedotti e inoltre le fognature e i canali di scarico, gli impianti per l'acqua, per il gas, per l'energia elettrica, per il riscaldamento e simili, fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini.
L'Agenzia, quindi, supera un orientamento più restrittivo e riconosce la ratio della normativa finalizzata ad estendere gli incentivi gli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo esistente.