Agenzia delle Entrate: bonus del 36% esteso alle parti comuni degli edifici

Lavori pubblici di Marco Zibetti
L'Agenzia supera quindi un orientamento più restrittivo e riconosce la ratio della normativa finalizzata ad estendere gli incentivi gli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo esistente


L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 7E del 12 Febbraio u.s., si è pronunciata favorevolmente sulla possibilità di "sfruttare" il bonus del 36% anche per i lavori sulle parti comuni degli edifici.

Si tratta delle aree oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio:

1) ilsuolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune;

2) i locali per la portineria e l'alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi e per altri simili servizi in comune;

3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all'uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli acquedotti e inoltre le fognature e i canali di scarico, gli impianti per l'acqua, per il gas, per l'energia elettrica, per il riscaldamento e simili, fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini.

L'Agenzia, quindi, supera un orientamento più restrittivo e riconosce la ratio della normativa finalizzata ad estendere gli incentivi gli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo esistente.


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