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Aipe: presentata l’indagine statistica sull’andamento mercato italiano dell’Eps

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Con 69.000 tonnellate l’edilizia copre circa il 57% del mercato e si riconferma il principale settore applicativo, se pur con un calo del 4% rispetto al 2012. Cresce la tecnologia dei preformati


AIPE - Associazione Italiana Polistirene Espanso - ha elaborato l’annuale indagine statistica sull’andamento del mercato italiano dell’EPS riferito all’anno 2013.

Basata sui dati dichiarati dai soci produttori di materia prima, la ricerca fornisce una foto concreta e aggiornata del business italiano dell’EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato), suddiviso nelle 3 tecnologie produttive (blocco, preformati e perle sfuse) per i due principali settori applicativi (edilizia e imballaggio) e per gli altri utilizzi finali.

Il mercato 2013 registra un -3% rispetto all’anno precedente, una flessione contenuta considerando il perdurare della difficile situazione economica del nostro Paese che inevitabilmente si ripercuote anche nel settore delle materie plastiche.

Con 69.000 tonnellate l’edilizia copre circa il 57% del mercato e si riconferma il principale settore applicativo, se pur con un calo del 4% rispetto al 2012 riferito soprattutto a blocchi, lastre e derivati (mentre cresce la tecnologia dei preformati).

Tiene bene l’imballaggio con valori analoghi all’anno precedente, 49.000 tonnellate che corrispondono a circa il 40% del mercato complessivo. Attraverso le aziende di trasformazione direttamente associate (38) e le realtà a loro collegate (17), AIPE rappresenta oggi circa l’80% del mercato di riferimento in termini di consumi.

Al di là dei numeri, interessanti sono le considerazioni emerse da una specifica Ricerca sul mercato 2013 dell’EPS effettuata da Plastic Consult per conto di AIPE: nel settore dell’edilizia persiste una crisi di liquidità dei clienti e quindi continuano le insolvenze, le nuove costruzioni sono ancora ferme mentre le riqualificazioni registrano un andamento discreto, prosegue l’aumento della penetrazione dell’EPS “improved lamda” (a migliorata conducibilità termica). Permane il rischio di ulteriori chiusure nei settori industriali a valle (elettrodomestici, mobile, ecc..) con inevitabili ripercussioni nel settore dell’imballaggio.