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Al via ‘Cultura Futuro Urbano’. In cosa consiste?

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"Ho notato, a tutti i livelli della politica, che per le periferie c'è poca attenzione”, ha dichiarato il ministro Bonisoli. Ecco come il Mibac vule invertire la rotta

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali ha annunciato la partenza di "Cultura Futuro Urbano". Si tratta di un piano innovativo, con una finalità ben precisa.

L’obiettivo è rigenerare territori in difficoltà, diversificando e potenziando le opportunità per accedere ad attività culturali e creative. In linea con gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 e quelli dell'Agenda Urbana europea, il Mibac ha deciso di promuovere la cultura come fattore abilitante dello sviluppo sostenibile.

"Ho notato, a tutti i livelli della politica, che per le periferie c'e' sempre poca attenzione - ha dichiarato il ministro Alberto Bonisoli -, ma io credo che sia da li' che bisogna partire. La rivalutazione delle periferie è una delle priorità del mio mandato. Per questo i progetti che verranno realizzati con questo piano contribuiranno a costruire, attraverso la cultura, opportunità per il miglioramento sociale ed economico dei territori più fragili. Favorire l'intelligenza collettiva, creare dinamiche collaborative tra istituzioni pubbliche, private e terzo settore contribuirà rispondere ai bisogni reali delle persone e a rispondere alle trasformazioni sociali in atto".

Per il piano sono stati stanziati complessivamente 25 milioni di euro fino al 2021 per incrementare, innovare e migliorare servizi e funzioni culturali nelle scuole e nelle biblioteche dei quartieri periferici, anche recuperando opere pubbliche rimaste incompiute.

Il Piano, promosso dalla Direzione Generale Arte, Architettura contemporanee e Periferie urbane in collaborazione con le istituzioni interessate, sarà articolato su tre azioni strategiche: Scuola attiva la cultura, Biblioteca casa di quartiere, Completati per la cultura.