Il decreto, firmato lo scorso 26 marzo 2008, utilizza i fondi in precedenza assegnati al completamento del programma di edilizia residenziale denominato ``Contratti di Quartiere II`` e revocati a seguito dell`annullamento da parte del TAR Lazio del Bando contenuto nel DM 8/3/2006.
In particolare, il decreto provvede alla ripartizione percentuale tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano di un finanziamento pari ad Euro 280.309.500,00, mentre i restanti Euro 31.145.500,00 Euro -pari al 10% delle risorse disponibili - e` stato accantonato e verranno assegnati come premio aggiuntivo, secondo modalita` che saranno indicate con successivo decreto.
Ad incrementare la dotazione finanziaria concorrera` obbligatoriamente anche l`impiego di risorse regionali e comunali. Il decreto, infatti, prevede:
-un cofinaziamento regionale in misura pari al 30% delle risorse statali attribuite a ciascuna Regione, la cui disponibilita` dovra` essere comunicata al Ministero delle infrastrutture entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto;
-un cofinanziamento comunale in misura pari al 14% del finanziamento complessivo Stato-Regione in relazione a ciascuna proposta di intervento.
Le Regioni, entro 60 giornidalla data di pubblicazione del presente decreto, dovranno predisporre appositi bandi di gara, mediante i quali verranno fissate le modalita` di partecipazione dei Comuni e le forme di monitoraggio dell`utilizzo dei finanziamenti, nonche` l`entita` dei contributi.
Spettera`, invece, alle amministrazioni comunali la predisposizione dei relativi programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, con le seguenti caratteristiche:
-conformita` agli strumenti urbanistici vigenti o adottati, nonche` inserimento nell`ambito di un piano attuativo;
-ciascuna proposta di intervento puo` essere oggetto di cofinanziamento Stato/Regione fino ad un massimo di Euro 10 milioni;
-il costo complessivo di ciascun programma non potra` essere inferiore a Euro 5 milioni nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti (ovvero Euro 1,5 milioni nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti);
-gli alloggi da realizzare o da recuperare devono raggiungere un rendimento energetico superiore al 30% di quello previsto dalla normativa vigente.
Gli interventi potranno essere attuati sia da operatori pubblici (Comuni, ATER), che da operatori privati.