L’importanza di proteggere la propria abitazione è cresciuta molto negli ultimi anni, soprattutto a causa di un incremento delle effrazioni domestiche e dei furti. Questo fenomeno spinge sempre più persone a considerare l'installazione di sistemi di allarme per la casa, al fine garantire più sicurezza per i propri cari e i propri beni.
Il mercato, tuttavia, offre davvero tantissime soluzioni, ognuna con caratteristiche molto specifiche, il che rende la scelta complessa, anche per chi se ne intende. Da dove cominciare, dunque?
Sicuramente dal capire quali sono le esigenze personali, analizzare le caratteristiche degli allarmi disponibili e valutare il contesto della propria abitazione. L’obiettivo di questo articolo è proprio aiutare a scegliere un allarme per la casa, identificando le principali tipologie, i fattori da considerare e le tecnologie più efficaci.
Allarme per casa: tutte le principali tipologie
Il più diffuso è il classico allarme cablato, che prevede un’installazione con fili e collegamenti fisici tra i vari sensori e la centralina. L’installazione è un po’ più complessa di altri sistemi, ma ha il vantaggio di non subire interferenze esterne e, quindi, offre un ottimo livello di sicurezza. È una soluzione indicata soprattutto per abitazioni di grandi dimensioni o strutture già predisposte con impianti cablati.
In alternativa ci sono gli allarmi wireless, sempre più popolari grazie alla loro facilità di installazione. Funzionano tramite connessioni radio tra i sensori e la centralina, e possono essere integrati con tanti altri dispositivi smart, oltre ad offrire una completa gestione via smartphone.
Questa soluzione è ideale per chi cerca un sistema di sicurezza flessibile e rapido da installare, senza intervenire direttamente sulla struttura dell’abitazione.
Come valutare quello adatto a sé?
La scelta del sistema d'allarme più adatto dipende da vari fattori, come la tipologia di casa, la posizione geografica, le abitudini degli inquilini e così via.
Un altro aspetto fondamentale da considerare è la copertura dell’area da proteggere: per abitazioni più piccole potrebbe essere sufficiente un sistema wireless con pochi sensori, mentre per case più grandi è consigliabile un impianto più complesso, magari con una combinazione di tecnologie.
Anche la certificazione del sistema è un fattore determinante per garantire l’affidabilità e la conformità alle normative vigenti. I sistemi d’allarme certificati CEI EN 50131, ad esempio, garantiscono standard elevati e sono spesso richiesti per accedere alle agevolazioni fiscali o per ottenere sconti sulla polizza assicurativa della casa.
Tecnologie e deterrenti efficaci
Negli ultimi anni le tecnologie impiegate nei sistemi di allarme per la casa hanno fatto passi da gigante, ma per una maggiore efficacia di questi deterrenti è importante affidarsi a ditte specializzate ed evitare il fai da te.
Anche se la stragrande maggioranza delle soluzioni attuali richiede interventi minimi ed è molto semplice da installare, è comunque importante affidarsi a esperti del settore, così come effettuare controlli regolari per assicurarsi che sensori, filtri, batterie, telecamere e qualsiasi altro device collegato funzioni in perfetto stato.
Tra le novità, quella più interessante è quella che riguarda i sensori volumetrici, i quali rilevano movimenti all’interno degli ambienti con estrema precisione. Essi sono in grado di distinguere tra movimenti normali, come il passaggio di animali domestici, e situazioni di potenziale pericolo, quindi di ridurre i falsi allarmi e far sentire davvero protetti gli inquilini.
La loro precisione si avvicina a quella dei sensori perimetrali, ideali per proteggere giardini, cortili e balconi e, quindi, tenere costantemente monitorati i confini della proprietà. La loro particolarità è quella di poter attivare l’allarme prima che l’intruso riesca ad avvicinarsi all’abitazione, quindi di agire come efficaci deterrenti.
Un buon sistema di difesa, in conclusione, dovrebbe essere semplice da gestire, sia tramite un pannello di controllo, sia attraverso applicazioni mobile che consentano di attivare e disattivare l’allarme a distanza.