Il Ministero dell’Università e della Ricerca annuncia “una svolta sul diritto allo studio”. Merito del cosiddetto pacchetto housing, che prevede procedure semplificate e un bando per gli alloggi universitari. Scopriamo i dettagli.
“Abbiamo messo a punto un ‘pacchetto’ ad hoc - svela Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini -. Il CdM ha accolto la mia proposta di prevedere la figura di un Commissario straordinario per gli alloggi universitari, un soggetto attuatore che integrerà le competenze del MUR, accelerando così la realizzazione dei posti letto. Individuerò già nei prossimi giorni questa figura, che farà anche da elemento di congiunzione con gli altri Ministeri, la Struttura di Missione PNRR della Presidenza del Consiglio e gli Enti locali. Un soggetto altamente specializzato che coordinerà le politiche di housing attraverso procedure semplificate”.
“A completamento di questo pacchetto - ha aggiunto il Ministro Bernini -, il MUR ha pubblicato l’avviso per realizzare i 60mila nuovi posti letto entro il 2026 previsti dal PNRR. È un target ambizioso, una sfida che vogliamo vincere. Finalmente il nostro Paese si dota di una politica sulle residenze universitarie dopo anni di lentezze e ritardi”.
Andiamo a scoprire nel dettaglio le misure del DL PNRR 4.
Un Commissario straordinario per gli alloggi universitari
Il Ministero dell’Università e della Ricerca si avvarrà del supporto di un Commissario per gli alloggi universitari per centrare l’obiettivo dei 60.000 posti letto per gli studenti universitari previsto dal PNRR. Il Commissario sarà nominato su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca e opererà all’interno dello stesso MUR, in collaborazione con la Direzione Generale PNRR e la Struttura di Missione PNRR di Palazzo Chigi. Tra i suoi compiti, quello di dare attuazione alla realizzazione di nuovi posti letto attraverso procedure semplificate.
Anche i soggetti pubblici in campo per nuovi alloggi
Ampliata la platea dei soggetti che potranno realizzare nuovi alloggi. Sino ad oggi la norma si riferiva solo al privato convenzionato con il pubblico, ora direttamente anche a soggetti pubblici, in linea con quanto previsto dalla legge 338/2000.
È inoltre prevista la possibilità di riconoscere un contributo sotto forma di credito d’imposta anche ai proprietari degli immobili.
Per la realizzazione delle residenze universitarie sarà rafforzata la collaborazione con il Demanio. Università statali, Enti di Ricerca e Enti regionali per il Diritto allo Studio potranno richiedere il supporto all’Agenzia come stazione appaltante.
Più facili i cambi di destinazione d’uso
Attraverso un regime semplificato sarà possibile cambiare la destinazione d’uso degli immobili, trasformandoli in studentati con un vincolo di almeno 12 anni.
Sarà sempre ammesso il mutamento della destinazione d’uso degli immobili da destinare a studentati e gli interventi legati al mutamento alla destinazione d’uso sono realizzabili attraverso una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Previste anche agevolazioni fiscali: se aumenta il valore della rendita catastale dell’immobile a seguito del mutamento della destinazione d’uso, l’incremento non concorre ai fini della determinazione della tassazione sugli immobili e delle imposte ipotecarie e catastali.
Stanziati 1,2 miliardi per 60mila nuovi posti letto
Il MUR ha pubblicato il bando per i 60mila nuovi posti letto che dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2026. Lo stanziamento previsto è di 1,2 miliardi in attuazione della Riforma 1.7 - “Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per gli studenti”, della Missione 4, Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’università” del PNRR.
Il bando è aperto ai soggetti gestori di alloggi o residenze, sia pubblici che privati. Gli immobili, di almeno 20 posti letto ciascuno, dovranno trovarsi nelle immediate prossimità delle sedi universitarie o comunque in zone ben collegate tramite il trasporto pubblico. Il contributo economico verrà erogato in un’unica soluzione e sarà pari a circa 20mila euro a posto letto.
Un terzo dei nuovi posti letto agli studenti a basso reddito
Non meno del 30% dei posti letto dovrà essere destinato agli studenti meritevoli e provenienti da famiglie a basso reddito. Gli importi che gli studenti dovranno corrispondere alla struttura saranno in linea con i bandi degli Enti per il diritto allo studio. Gli studenti saranno individuati tramite le graduatorie regionali. La restante parte dei posti letto sarà destinata a tutti gli altri studenti, sempre su criteri di merito. Si tratta di posti letto ai quali verrà applicata una tariffa inferiore almeno del 15% rispetto ai valori medi di mercato. Questi vincoli dovranno essere rispettati per almeno 12 anni.
Valutazione accelerata per le candidature
Le candidature per la realizzazione dei nuovi posti letto verranno valutate singolarmente seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze, secondo la modalità ‘a sportello’, cioè non attendendo la presentazione di tutte le domande, ma favorendo una rapida valutazione e l’avvio delle attività di quei progetti già immediatamente cantierabili o in corso di esecuzione. Lo sportello si chiuderà ad esaurimento delle risorse stanziate.
Sarà possibile presentare domanda di finanziamento e calcolare in anticipo la tariffa di mercato dell’immobile (e stabilire così da subito l’importo del canone di locazione che potranno richiedere agli studenti) attraverso la nuova piattaforma informatica predisposta da Cassa Depositi e Prestiti SpA.
Una volta valutato positivamente il singolo intervento e approvato tramite il decreto di concessione, i gestori avranno 12 mesi per completare l’intervento e mettere a disposizione i posti letto, pena il decadimento del beneficio concesso.
L’attività di gestione delle strutture verrà costantemente monitorata dal MUR, anche successivamente alla rendicontazione del target PNRR, per garantire che le tariffe favorevoli per gli studenti perdurino nel corso del tempo, anche oltre l’orizzonte temporale del Piano.