L’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ha lasciato pesanti conseguenze sul territorio, che necessita di messa in sicurezza e ricostruzione. Vediamo a che punto siamo e cosa si sta facendo in tal senso.
Nei giorni scorsi è stato firmato il Protocollo tra il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, e il Commissario Straordinario alla ricostruzione sui territori delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, Generale Francesco Paolo Figliuolo. Servirà a verificare la conformità degli atti di gara alla normativa di settore e all’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale.
Le dichiarazioni
“Nella ricostruzione del dopo alluvione, e nella messa in sicurezza dei territori colpiti, è possibile conciliare legalità e rapidità, per investire bene le risorse pubbliche - dichiara il Presidente di Anac, Giuseppe Busìa -. Questa nuova e virtuosa forma di collaborazione, già sperimentata con successo nelle aree terremotate del sisma 2016, accelera i lavori, responsabilizzando tutti i soggetti a cooperare e a procedere celermente e correttamente con le opere”.
“I fatti dimostrano - sottolinea il Presidente Busia - che la vigilanza collaborativa, su cui stiamo investendo molto per affiancare le amministrazioni, funziona. Consente all'Autorità di fare controlli e dare pareri in tempi rapidi, meno di dieci giorni. Significa corretta applicazione delle regole, maggiore apertura di mercato e trasparenza per garantire la migliore qualità pagandola meno. Si risparmia tempo anche nella fase successiva, riducendo i contenziosi".
I dettagli del protocollo d'intesa
Il controllo da parte dell’Anac riguarderà un massimo di dieci appalti per la messa in sicurezza del territorio e un massimo di dieci appalti per la ricostruzione pubblica. Gli interventi da sottoporre alla vigilanza preventiva dell’Autorità saranno individuati dal Commissario Figliuolo.
Ricevuta la comunicazione del Commissario Straordinario, nella quale è indicato il Soggetto Attuatore o l’ente incaricato di svolgere le funzioni di stazione appaltante, l’Autorità avvia immediatamente l’attività di vigilanza collaborativa. Per ciascuna procedura individuata, il Commissario specifica se la vigilanza preventiva è richiesta anche con riferimento agli atti relativi all’esecuzione. Il Commissario si impegna ad inviare all’Autorità con cadenza bimestrale l’elenco analitico degli affidamenti di messa in sicurezza e di ricostruzione pubblica effettuati nel periodo considerato, per consentire all’Autorità lo svolgimento di controlli a campione sugli operatori economici affidatari.
I controlli di Anac
Secondo quanto previsto dal nuovo codice appalti, l’Autorità potrà effettuare controlli successivi, anche a campione, sugli affidamenti avviati con procedura di somma urgenza o secondo le modalità derogatorie impartite con le ordinanze del capo dipartimento della protezione civile.
Tra le novità del Protocollo siglato, l’Autorità si impegna a fornire al Commissario Figliuolo e alla sua struttura supporto tecnico, giuridico e metodologico in materia di appalti pubblici.