In Aula del Senato e` stata presentata l'Interrogazione (n.3-00801, prima firmataria la Sen. Silvana Amati del Gruppo parlamentare PD) sulla realizzazione dell`Alta Velocita`, con cui si chiede, tra l`altro, se il Governo intenda predisporre un prospetto dei costi sostenuti per la realizzazione del progetto per l`Alta Velocita`, a partire dal 1991, completo e dettagliato in ogni singola voce di costo, nonche` dei costi futuri a carico del bilancio dello Stato per il completamento dell`opera, se intenda chiarire i tempi previsti per il completamento delle opere AV/AC e per il pieno utilizzo delle infrastrutture di Alta Velocita`, nonche` quali siano i cosiddetti «colli di bottiglia» che impediscono il pieno sviluppo dell`AV/AC e quali iniziative di competenza si intendano adottare nel breve e medio periodo per rimuovere le cause di inefficienza.
Al riguardo, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Roberto Castelli, nella sua risposta ha illustrato, in premessa, la storia dell`evoluzione del progetto, ricordando un primo periodo temporale, dal 1992, quando il progetto fu stimato in circa 15 miliardi di euro, al 2002, quando la stima dei costi arrivo` a 30 miliardi di euro, a causa sia della ``scarsa accuratezza progettuale iniziale``, sia del passaggio, avvenuto tra il 1998 e il 1999, ``da un modello di rete AV indipendente dalla rete esistente ad un modello di rete Alta Velocita`/Alta Capacita`, completamente integrato con la medesima, ed all`approvazione, da parte delle competenti autorita` territoriali e locali, del progetto``.
Il secondo periodo, dal 2003 ad oggi, e` stato caratterizzato ``da una fase di significativo avanzamento dei lavori, in cui si e` determinato l`attuale costo del progetto pari a 32 miliardi di euro``.
In questa fase, le principali cause di incremento dei costi sono riconducibili ad ``accordi con enti locali e maggiori opere approvate in Conferenza di servizi; varianti progettuali per la sicurezza in galleria; incremento per definizione dei progetti esecutivi; rinvenimento di siti inquinati e reperti archeologici; revisione del costo del tratto Novara-Milano a seguito della definizione di progetto e congruita`; adeguamento dei costi di struttura per la convenzione TAV/RFI del dicembre 2003; adeguamento della tassa di registro sugli espropri a seguito del parere del Consiglio di Stato; incremento dei costi per tassi inflattivi superiori all`inflazione programmata; innovazione tecnologica e modifiche progettuali in corso d`opera; composizione di controversie con gli affidatari dei lavori; cause indotte da terzi; carenza di stima delle varianti; rinvenimento di imprevisti geologici; adeguamento della normativa e maggiori oneri di ingegneria e variazioni dei costi di struttura``.
In proposito, il Vice Ministro ha rilevato come la questione del rilevante aumento dei costi nel passaggio tra i progetti preliminari e quelli definitivi ``sta diventando una consuetudine che stiamo verificando per tutte le grandi opere infrastrutturali. Si tratta di un fenomeno piuttosto preoccupante, fonte di preoccupazione sia per la programmazione finanziaria, che per la lunghezza dei tempi``.
Riguardo alle date di entrata in esercizio della nuova infrastruttura, il Vice Ministro ha consegnato in Aula un prospetto recante il quadro delle attivazioni al servizio commerciale relativo al sistema Alta Velocita`/Alta Capacita` Torino-Milano-Napoli. Mentre sulle restanti tratte Alta Velocita`/Alta Capacita` Terzo valico dei Giovi e Milano-Verona-Venezia, ha evidenziato quanto disposto dallo schema di contratto di programma 2007-2011, aggiornamento 2009.
Nello specifico, per la tratta Treviglio-Brescia, il cui costo complessivo e` stimato in 2.050 milioni di euro, lo schema prevede la realizzazione di una fase costruttiva con l`impegno che il Governo assicurera` i necessari finanziamenti per le successive fasi, al fine di consentire l`attivazione dell`intera tratta in tempo utile per l`Expo 2015 di Milano.
Sono, inoltre, previsti 500 milioni di euro per la realizzazione di una fase costruttiva del Terzo valico dei Giovi, il cui costo complessivo e` stimato in 5.400 milioni di euro, con l`impegno che il Governo assicurera` i necessari finanziamenti per le successive fasi costruttive, al fine di consentire l`attivazione dell`intera tratta entro il 2017.
Per le restanti tratte Brescia-Verona e Verona-Padova sono invece previste le risorse per lo sviluppo progettuale ed, in particolare, per il 2010, competenze per 84 milioni di euro per la tratta Brescia-Verona e 120 milioni di euro per la tratta Verona-Padova.