Sono tanti i temi che il Ministero dell’Ambiente si trova ad affrontare. Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha svelato la sua linea intervenendo al “question time” di Montecitorio.
Nelle risposte a cinque diversi interroganti, Pichetto ha affrontato vari argomenti: dai gravi fatti di Ischia alle politiche di contrasto al dissesto idrogeologico, fino agli strumenti pianificatori e tecnologici per la sicurezza del suolo.
Frana a Ischia
“La fragilità e la naturale predisposizione del territorio - ha detto Pichetto, riferendosi all’isola - è accertata e documentata: il 49% del territorio è classificata a pericolosità elevata e molto elevata, sono oltre 13.000 gli abitanti residenti in aree a maggiore pericolosità per frane. E’ amaro ricordare che per la messa in sicurezza della zona costiera e la riduzione dell’erosione e la stabilizzazione dei versanti del Comune di Casamicciola sono stati stanziati dodici anni fa dal Ministero dell’Ambiente complessivamente 3 milioni e 100 mila euro, ma gli interventi risultano ancora in fase di progettazione”.
Lotta al dissesto idrogeologico
“Il dissesto idrogeologico - ha detto il Ministro, rispondendo a un’interrogazione di Azione - IV - è un’emergenza nazionale che lo Stato non ha saputo affrontare efficacemente. E’ chiara l’urgenza di giungere alla semplificazione delle procedure per l’attuazione e il finanziamento degli interventi, al rafforzamento delle strutture tecniche di supporto ai commissari straordinari. Il Piano è in via di formale definizione, contemplando 139 interventi e una spesa di oltre 350 milioni di euro a carico del bilancio del MASE. L’attuazione degli interventi programmati - ha ricordato Pichetto - è affidata ai Presidenti di Regione in qualità di Commissari di Governo. Sono Regioni e Province Autonome i soggetti preposti alla programmazione. Mi impegno a trasmettere la relazione annuale al Parlamento, contenente l’indicazione degli interventi dei Commissari di Governo per il contrasto al dissesto e il loro stato di attuazione”.
Condono
“Il Consiglio dei Ministri - ha detto Pichetto, rispondendo all’interrogazione di AVS - si è espressamente impegnato nell’adozione entro fine anno del Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico, che avrà nella lotta al dissesto idrogeologico un suo punto fermo. Se ci impegniamo all’approvazione e all’attuazione del Piano, mi sembra evidente l’impossibilità di avallare misure che andrebbero a minare la sicurezza del nostro territorio”.
Adattamento ai cambiamenti climatici
Il Piano nazionale di adattamento è “un documento di indirizzo fondamentale per far fronte alle conseguenze ambientali e socio economiche dei cambiamenti climatici”, così il Ministro Pichetto, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata del Partito Democratico. “Il Piano - ha ricordato - è attualmente sottoposto a procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. E’ intenzione di questo governo accelerare l’aggiornamento del documento, in base alle osservazioni della Commissione VIA-VAS. Il Piano sarà presentato per la consultazione pubblica entro fine anno”.
Consumo del suolo
Nel disegno di legge di Bilancio - ha ricordato Pichetto - è stata prevista la costituzione di un fondo per il contrasto al consumo del suolo, con una dotazione di 160 milioni di euro. Ai 105 milioni previsti dalla Finanziaria del 2019 per la bonifica dei siti orfani è stato aggiunto l’investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per un ammontare di 500 milioni, destinati agli interventi da intraprendere per la riqualificazione di almeno il 70% della superficie del suolo dei siti orfani, con lo scopo di ridurre l’occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano, obiettivo da raggiungere entro il primo trimestre del 2026”.
Progetto CARG e repertorio ReNDiS
Sul progetto CARG, ovvero la cartografia geologica e geomatica coordinato da ISPRA, “il ministero garantirà il reperimento di risorse, per dotare il Paese di una cartografia aggiornata e condivisa con le Regioni e gli istituti di ricerca”. Rispondendo a un’interrogazione, il Ministro Pichetto ha ricordato “l’impegno nell’implementazione di strumenti per il contrasto al rischio idrogeologico. Il progetto CARG ha ripreso vita con le precedenti manovre. Consentire la corretta prosecuzione di quanto è stato fatto negli ultimi anni, ovvero il completamento della cartografia, è un’azione rilevante - ha detto il titolare dell’Ambiente - per favorire la programmazione degli interventi contro il dissesto, nonché per la progettazione di infrastrutture sicure e la salvaguardia dell’ambiente”. Il Ministro ha inoltre ricordato il sistema ReNDiS, e la sua riforma prevista con risorse PNRR, volto “a una sua semplificazione” e “ad efficientare le modalità di pianificazione e programmi di prevenzione e manutenzione del territorio”.
Comunità energetiche
Infine, sulle comunità energetiche, il ministro, rispondendo a un’interrogazione di Noi Moderati, ha ricordato il doppio binario d’azione: la misura del PNRR per l’erogazione di contributi con dotazione pari a 2,2 miliardi di euro per impianti a fonti rinnovabili a beneficio delle comunità energetiche e l’avvio, il 28 novembre scorso, della consultazione pubblica sull’adozione di un decreto sull'introduzione di una tariffa incentivante per l’energia condivisa nell’ambito delle comunità di energia rinnovabile, realizzate sull’intero territorio nazionale.