S’avvicina l’appuntamento con le elezioni europee, che in Italia si svolgeranno l’8 e il 9 giugno. Un appuntamento decisivo anche per l’ambiente e per il futuro climatico del nostro continente e del nostro Pianeta. Legambiente ha messo a punto la sua strategia. Scopriamola.
Ci troviamo a fronteggiare una triplice crisi climatica, economica e sociale, aggravata dalle guerre che sono tornate ad essere una drammatica realtà alle porte dell’Europa, e le istituzioni europee sono messe fortemente in discussione da una parte delle forze politiche in campo. Quelle sovraniste, secondo Legambiente, hanno costruito tutta la loro campagna elettorale contro l’Europa e contro il Green Deal, lanciato dalla Commissione uscente presieduta da Ursula Von Der Leyen all’inizio del suo mandato a fine 2019.
Un nuovo Green Deal per tutti i cittadini europei
Nella prossima legislatura europea è invece fondamentale, dicono gli ambientalisti, che si affermi una solida maggioranza a sostegno di un ‘Patto europeo per il futuro’, motore di un Nuovo Green Deal in grado di coniugare ambiziose politiche ambientali, climatiche ed energetiche con quelle fondate sulla competitività industriale e sulla coesione sociale. È fondamentale far recuperare ai paesi europei il tempo perso sulla produzione di tecnologie pulite. Nell’era dell’emergenza climatica, infatti, chi prima produrrà le soluzioni tecnologiche più innovative ai problemi del Pianeta occuperà in anticipo i mercati internazionali. Rallentando il Green Deal lasceremo sempre più spazio alle tecnologie prodotte fuori dal Vecchio Continente, a partire dalla Cina.
Per questo Legambiente ha deciso di organizzare la sua ‘campagna elettorale’, promuovendo la partecipazione al voto di cittadine e cittadini e confrontandosi con i partiti e i loro candidati sull’importanza dell’Europa e del Green Deal, con iniziative organizzate in ogni regione italiana.
L’associazione lo fa a partire dalle proposte “Un nuovo green deal per l’Europa”.
Ecco i 13 pilastri della strategia:
1. clima-energia;
2. economia circolare;
3. piano d’azione Zero pollution;
4. agricoltura;
5. salute dei suoli;
6. industria;
7. trasporti e mobilità sostenibile;
8. biodiversità, aree protette e foreste;
9. investimenti per la Just Transition;
10. tutela penale dell’ambiente;
11. giustizia climatica;
12. ricerca e innovazione;
13. coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, su cui dovrà fondarsi il Nuovo Green Deal europeo.
All’interno del documento sono indicate anche le 16 priorità ambientali su cui sarà importante lavorare nella prossima legislatura europea, anche per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la vita dei cittadini europei.