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Ampliamento delle Centrale Edipower di Somplago

Energie rinnovabili di
Gli studi e le ricerche effettuate, riportati nello Studio di Impatto Ambientale SIA prodotto per la procedura VIA (valutazione d’impatto ambientale) dimostrano la compatibilità ambientale del progetto


Il progetto di ampliamento della centrale di Somplago trae spunto e ragion d’essere dalle politiche comunitarie e nazionali volte alla riduzione delle emissioni di gas serra mediante l’incentivazione, la valorizzazione e l’ ottimizzazione della produzione da fonti rinnovabili.

Il progetto di ampliamento prevede , l’ampliamento dell’impianto mediante l’installazione di due gruppi reversibili per una potenza complessiva di circa 124 MW e la realizzazione di una seconda galleria (lunga 8,5 km), in affiancamento alla galleria esistente, al fine di permettere il pompaggio dell’acqua tra il lago di Cavazzo e il serbatoio di Ambiesta.

L’istallazione dei due nuovi gruppi reversibili consentirà, a parità di acqua utilizzata, un’ aumento della produzione e della potenza nelle ore di maggior richiesta, con una diminuzione della produzione da fonte termoelettrica fossile.

Inoltre, l’ampliamento di Somplago, costituisce il naturale completamento dell’impianto in quanto era già stato previsto al momento della costruzione della centrale negli anni ’50. Tale ampliamento utilizzerà, pertanto, opere già realizzate completamente o in parte senza la necessità di doverne costruire ex-novo.

La realizzazione del progetto non comporta, infatti, modifiche alle opere di presa della diga sull’Ambiesta, alle opere di restituzione nella loro totalità e alle opere di regolazione del livello nel lago di Cavazzo, in quanto queste sono già state realizzate negli anni ’50 in previsione di un successivo ampliamento della capacità produttiva della centrale di Somplago pari a quella indicata nel progetto. Altre opere sono state realizzate in parte e verranno portate a termine e riutilizzate.

Il progetto non prevede alcuna modifica delle concessioni di derivazione attualmente in essere e quindi non comporta alcun incremento dell’acqua attualmente utilizzata, né variazione alcuna dei livelli attuali massimi e minimi nei laghi di Cavazzo e Verzegnis.

Nella fase precedente l’avvio dell’iter autorizzativo, iniziato nel settembre del 2008, Edipower ha fatto realizzare una serie di studi e ricerche da enti specializzati di primaria importanza, finalizzati all’adozione di scelte progettuali in grado minimizzare l’impatto del progetto sul territorio.

Gli studi e le ricerche che evidenziano la compatibilità ambientale del progetto sono:

• indagini geologiche ed idrogeologiche volte a verificare la stabilità delle sponde del laghi di Cavazzo e Verzegnis in relazione della nuova modalità di esercizio dell’impianto;
• indagini biologiche, analisi degli ecosistemi naturali e delle specie ittiche presenti nel lago di Cavazzo volte a valutare i possibili effetti sull’abitat acquatico di eventuali variazioni della temperatura media del lago di Cavazzo (che sono risultate del tutto marginali rispetto alla situazione attuale) e della variazione della velocità di escursione del livello;
• indagini geologiche ed idrogeologiche per valutare la stabilità del pendio dove verrà depositato il materiale derivante dallo scavo della galleria. Il progetto prevede interventi di recupero e di sistemazione di quest’area con tecniche di ingegneria naturalistica tesi a migliorarne e a facilitarne la rinaturalizzazione e al contempo a migliorarne anche la percezione e la fruibilità nel suo complesso;
• monitoraggi acustici e modelli previsionali;
• analisi degli ecosistemi naturali presenti nel lago di Cavazzo;
• progetto di recupero ambientale.

L’ampliamento della Centrale di Somplago comporterà circa 25 - 30 mesi di attività, a partire dall’ottenimento delle autorizzazioni, l’impiego di 60 addetti nella fase di picco e un investimento pari a circa 100 milioni di euro, con rilevanti ricadute positive sull’indotto locale.

La nuova configurazione della centrale di Somplago contribuirà all’incremento e valorizzazione della produzione da fonte rinnovabile e alla sicurezza dell’intero sistema elettrico nazionale e del Friuli Venezia Giulia incrementando l’ efficienza delle macchine e la potenza complessiva disponibile nelle ore di punta.

In base a ciò, l’intervento, è stato inoltre incluso nell’Accordo di Programma siglato con il Ministero dell’Ambiente in quanto apporterà con un rilevante contributo in termini di riduzione delle emissioni di CO2.