Ance e sindacati: rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Svolta storica in materia di contrattazione di secondo livello: un nuovo elemento variabile della retribuzione terrà conto sia della produttività dell'impresa che dell'andamento della congiuntura territoriale

E' stato siglato da Ance e Sindacati nazionali edili, nella notte del 19 aprile, il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell'edilizia, che riguarda circa 1.200.000 addetti.

Relativamente alla parte economica - si legge in una nota - l'accordo ha fissato i nuovi minimi salariali, il cui incremento e', preso come parametro concordato il secondo livello (operaio qualificato), di euro 106,47, suddiviso in tre tranches, pari rispettivamente ad euro 35,10 dal primo aprile 2010, euro 35,10 dal primo gennaio 2011 ed euro 36,27 dal primo gennaio 2012.

Svolta storica in materia di contrattazione di secondo livello. E' stato introdotto un nuovo elemento variabile della retribuzione che terra' conto sia della produttivita' dell'impresa che dell'andamento della congiuntura territoriale.

All'approssimarsi della ricorrenza del 14 maggio (data degli Stati Generali dell'edilizia dello scorso anno) Ance e Sindacati nazionali edili hanno inoltre concordato fondamentali azioni per fronteggiare crisi economica e rilanciare le costruzioni, motore fondamentale per lo sviluppo del paese che entra in questo periodo nel culmine della crisi.

L'edilizia ha solo 3 mesi di Cassa integrazione ordinaria contro i 12 di tutto il resto dell'industria. A fronte di questo grave squilibrio Ance e sindacati hanno chiesto al Governo non solo di sanare questa incongruenza, ma di introdurre, attraverso l'utilizzo dello specifico Fondo Inps, un sistema di ammortizzatori sociali per la formazione continua degli operai che hanno perso il posto di lavoro.

L'obiettivo e' quello di trattenere il piu' possibile il lavoratore legato al settore, anche in un momento di crisi, ed evitare che diventi una risorsa per il lavoro nero.

A questo proposito svolgeranno un ruolo chiave gli Enti paritetici del settore. Rilevanti, infine, le azioni concordate per incentivare ulteriormente l'adesione dei lavoratori edili al Fondo di previdenza complementare di settore.


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