“Abbiamo a disposizione una serie di strumenti fiscali che possono innescare quel grande piano di manutenzione e riqualificazione che auspichiamo da tempo, ma servono miglioramenti per renderli sempre più efficienti e duraturi”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Ance, Giuliano Campana, aprendo il convegno “Ecobonus e sismabonus, la grande occasione per la sicurezza e l’efficienza energetica della casa”, a cui hanno preso parte il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il viceministro dell’Economia, Enrico Morando.
L’evento, da cui è emersa la fotografia di un patrimonio immobiliare particolarmente fragile e energivoro, ha visto una straordinaria partecipazione da parte delle istituzioni, della politica, dell’economia e di tutta la vasta filiera che ruota intorno al mondo delle costruzioni. Sono intervenuti infatti, tra gli altri, il capo dipartimento di Casa Italia, Roberto Marino, il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, il presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, Massimo Sessa, insieme ai rappresentanti dei professionisti, della proprietà edilizia, delle società di ingegneria, del mondo dell’ambientalismo e degli amministratori di condominio.
Da parte di tutti è stata espressa la disponibilità a collaborare affinché ci sia il più ampio utilizzo, anche attraverso una maggiore informazione agli utenti, degli incentivi fiscali per la sicurezza sismica e l’efficienza energetica. “Se facciamo decollare queste misure cambiamo la storia del Paese”, ha dichiarato il ministro Graziano Delrio, annunciando interventi di miglioramento dei bonus già nella prossima legge di bilancio. Un’istanza condivisa dal presidente dell’Ance, che ha presentato un pacchetto di proposte, su cui si è registrata un’ampia convergenza, che mirano a sfruttare al meglio le potenzialità dell’ecobonus e del sismabonus, prorogando ed estendendo l’azione dei benefici fiscali.
Secondo il viceministro Enrico Morando, infine, è importante che questa grande opera di riqualificazione del patrimonio venga attuata attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Per questo motivo ha avanzato la proposta di introdurre un credito d’imposta automatico per le aziende che investono nella formazione.