I recenti fatti di cronaca hanno riportato l'attenzione sulla messa in sicurezza del territorio nazionale. L'Ance prende posizione in proposito, facendo notare che le opere per mettere in sicurezza il territorio e migliorare la qualita` della vita dei cittadini sono gia` state individuate, ci sono i progetti, anche i fondi. Pero` bisogna farle partire.
Alla fine del 2007, secondo le stime Anci, ammontano a 44 miliardi di euro i residui passivi in conto capitale dei Comuni dei quali circa un terzo, ovvero 15 miliardi di euro, immediatamente spendibili.
``Le amministrazioni locali stanno aspettando solo il via libera per poter utilizzare i fondi che non possono essere spesi per i vincoli del Patto di Stabilità``, afferma il presidente dell`Associazione nazionale costruttori edili, Paolo Buzzetti. ``L`Ance ha gia` individuato da mesi un elenco di opere infrastrutturali immediatamente cantierabili che possono produrre un duplice effetto benefico: mettere in sicurezza il territorio e dare una risposta rapida ed efficace alla crisi che sta mettendo in ginocchio soprattutto le piccole e medie imprese dell`edilizia``.
``Non e` tempo ora di lamentare la scarsita` dei fondi a disposizione``, dice Buzzetti, ``usiamo quelli che abbiamo: i fondi Cipe, i fondi europei, i soldi che i comuni, le province e le regioni hanno in cassa e facciamo subito partire le prime opere di manutenzione``. Allo stesso tempo l`auspicio Ance e` che lo Stato stanzi risorse adeguate per la difesa del territorio. ``Nella Finanziaria non sono previste risorse per l`Anas``, aggiunge Buzzetti, preoccupato che una scelta di questa tipo possa comportare pesanti conseguenze sul piano ``della manutenzione delle rete stradale``.