Nel giugno del 2009 il Cipe, grazie all`interessamento del Ministro Matteoli che aveva accolto i suggerimenti dell`Associazione nazionale dei costruttori edili in tal senso, aveva deciso l`assegnazione di 3,4 miliardi per piccole e medie opere diffuse sul territorio.
Di questi, ben 1 miliardo era riservato a interventi di riduzione del rischio idrogeologico e un altro miliardo era destinato all`edilizia scolastica. Da allora quasi nulla o nulla e` stato fatto e nulla si sta per fare.
``E` ora di dare efficacia a quel piano che finora e` rimasto lettera morta``, ribadisce il Presidente Buzzetti che si chiede perche` ``nonostante le numerose vittime e i gravissimi danni ai quali ogni anno il Paese deve assistere per dissesti, frane e allagamenti, non si voglia far nulla per intervenire in tal senso``.
``I progetti ci sono e le imprese sono pronte a collaborare con le amministrazioni per individuare le priorita` di intervento. Ma servono risorse, poche ma certe, per partire e fare le cose che servono al Paese, tutto, e alle imprese che soffrono per una crisi pesantissima``, aggiunge Buzzetti.
L`auspicio dunque e` che ``il Governo non perda ancora l`occasione per fare cose utili per i cittadini e per le imprese``.