Anci: preoccupazione per il rischio dei Comuni di perdere finanziamenti europei e mutui Bei

Edilizia di Marco Zibetti
Gli enti locali hanno incontrato molte difficoltà a causa dei vincoli del patto di stabilità interno e dei ritardi collegati all’entrata in vigore degli obblighi in materia di Centrali Uniche di Committenza


L’Anci Nazionale richiama l’attenzione sulla necessità, ormai improcrastinabile, di un intervento normativo che serva a scongiurare il rischio, per i Comuni, di perdere finanziamenti europei.  
Infatti, entro il 31 dicembre 2015, tutti gli enti locali dovrebbero chiudere i pagamenti relativi alla quota cofinanziata di progetti comunitari e di progetti sostenuti mediante l’erogazione di mutui Bei, anche per la realizzazione di investimenti finalizzati alla ristrutturazione, all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, pena la revoca dei finanziamenti da parte dell’Ue.

Nell’evidenziare che gli enti locali hanno incontrato molte difficoltà nei pagamenti delle spese in oggetto, a causa dei vincoli del patto di stabilità interno e dei ritardi collegati all’entrata in vigore degli obblighi in materia di Centrali Uniche di Committenza, che hanno impedito di fatto la programmazione e la messa in gara degli investimenti cofinanziati dall’Unione Europea, l’Anci sottolinea che il problema è già stato posto  all’attenzione del Parlamento, cui l’Associazione ha inviato una proposta emendativa alla legge di Stabilità 2016, che ora diventa di assoluta e urgente importanza approvare.

Al fine dunque di evitare il paradosso che enti locali in grado di ottenere finanziamenti da parte dell’Ue, rischino poi di perderli, confidiamo nella possibile soluzione al problema.



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