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Aniem: Tfr in busta paga per intero per un’azione strutturale e anticiclica efficace

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“Non ancoriamoci dietro motivazioni pretestuose, stiamo parlando di soldi dei lavoratori ed è giusto che siano loro a decidere eventuali forme di assistenza sanitaria o di previdenza integrativa”


"Se vogliamo attivare subito, senza ulteriori indugi, un'azione strutturale ed anticiclica dobbiamo mettere il Tfr in busta paga per intero, magari a titolo volontario e senza tassarlo come la retribuzione ordinaria, ma utilizzando una fiscalità ridotta", questo il commento di Dino Piacentini, Presidente di Aniem, l'associazione delle piccole e medie imprese edili manifatturiere che raggruppa circa 8.000 piccole e medie imprese aderenti al sistema Confimi Impresa.

"Non ancoriamoci dietro motivazioni pretestuose, stiamo parlando di soldi dei lavoratori ed è giusto che siano loro a decidere eventuali forme di assistenza sanitaria o di previdenza integrativa, basta con il delegare scelte e decisioni che riguardano esclusivamente la vita dei lavoratori e delle loro famiglie", continua Piacentini. Che aggiunge: "il timore delle mancate tutele previdenziali è un falso problema: la vera garanzia non risiede negli accantonamenti e nelle aspettative pensionistiche, ma solo nella ripresa dell'economia e nel rilancio delle potenzialità di spesa privata".

"Le imprese devono svolgere il loro ruolo ed essere in grado di costruire e consolidare un rapporto fiduciario con i lavoratori - prosegue il Presidente di Aniem -. Ma anche lo Stato deve fare la sua parte garantendo il sostegno finanziario attraverso uno strumento di tipo pubblico. Il sistema Paese deve comprendere che se non rimettiamo in moto, in modo rapido ed incisivo, la crescita e la capacità di consumo non ci sarà futuro per alcuna impresa, di qualunque dimensione sia. Stiamo proponendo di dare una mensilità in più a tutti i lavoratori, è un tema fondamentale, smettiamola di ragionare di problemi complessi con logiche antiche".

"E' in gioco la sopravvivenza e la competitività del nostro tessuto sociale ed economico - conclude Piacentini -, non c'è più tempo da perdere".