Si è svolto la scorsa settimana l’incontro convocato da Confindustria col GSE, per un confronto in merito alle criticità riscontrate dalle imprese sulle procedure legate all’ottenimento dei Certificati Bianchi. Esiste infatti una relazione diretta e evidente fra l’efficienza energetica, quindi la riduzione dei consumi e dei costi aziendali legati alla voce energia, e la competitività delle aziende. Ridurre i consumi, quindi, non è solo una necessità imposta dalla situazione climatica e ambientale, ma è anche un requisito indispensabile per migliorare il bilancio aziendale, e quindi aumentare la competitività e la crescita del sistema Italia.
Il meccanismo dei certificati bianchi, strumento di mercato per favorire la riduzione dei consumi, è quindiutile ai fini del rilancio della competitività delle aziende: per questo motivo all’incontro convocato da Confindustria sono intervenute, insieme ad ASSOESCo, numerose associazioni interessate alla riduzione della spesa energetica (Assocarta, Assovetro, Federchimica, Federacciai, Assistal, Anie, Utilitalia) per testimoniare come le recenti scelte del GSE in relazione al riconoscimento dei certificati bianchi sembrino dettate dalla volontà di scoraggiarne l’utilizzo, con l’evidente rischio di vanificare l’impegno normativo degli anni passati.
“Il meccanismo dei certificati bianchi si deve basare su due principi fondamentali: certezza, evitando cambiamento delle norme con effetto retroattivo e discrezionalità nella loro applicazione, e trasparenza, rendendo pubbliche il numero di proposte di progetto e i programmi di misura (PPPM) non approvati, le richieste di verifica e certificazione dei risparmi (RVC) respinte, i tempi di risposta e contenziosi in essere - ha dichiarato durante l’incontro Roberto Olivieri, Presidente ASSOESCo -. Per questo motivo richiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico permanente con la partecipazione del GSE, del Ministero e delle associazioni di categoria per la definizione dei contenziosi, delle baseline per i risparmi e delle nuove linee guida".
“ASSOESCo, associazione delle Energy Service Company, ha recentemente portato a termine un censimento fra i suoi associati dal quale sono emerse numerose criticità nella gestione del riconoscimento dei Certificati Bianchi, con un particolare inasprimento negli ultimi mesi dell’anno - afferma Fabio Grosso, Vicepresidente ASSOESCo -. I dettagli del censimento sono disponibili, e possono essere di supporto per un esame puntuale delle criticità emerse, in un’ottica di collaborazione con il GSE”.
Durante l’incontro Francesco Sperandini, Presidente del GSE, ha esposto la sua visione del sistema dei certificati bianchi, in base alla quale il meccanismo rientra negli aiuti di stato, e questo è il motivo del rigetto di numerosi progetti di efficienza energetica avvenuto negli ultimi mesi.
Si è comunque mostrato favorevole alla costituzione di tavoli tecnici con le associazioni confindustriali, anche a seguito dei numerosi interventi da parte dei presenti sulle difficoltà che questa discrezionalità porta al sistema e alle imprese.
“Mi auguro che i tavoli tecnici saranno una vera occasione di confronto, - ha ribadito a conclusione dell’incontro Roberto Olivieri - noi daremo certamente il nostro contributo. La nostra associazione è sempre stata attiva sul fronte istituzionale, a favore dei nostri associati, ma anche delle aziende nostre clienti. Condurremo quindi, insieme a Confindustria, un’approfondita analisi sulla problematica degli aiuti di stato”.