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Approvato dal CDM decreto per la geotermia

Energie rinnovabili di
Scajola: “Ne deriverà un maggior uso non solo per produrre elettricità, ma anche come fonte diretta di calore per il riscaldamento”. Passo importante per la valorizzazione delle risorse energetiche pulite


Il Governo intende valorizzare maggiormente le risorse energetiche pulite esistenti nel Paese, a partire dalla geotermia, il calore del sottosuolo, presente in numerose regioni italiane, tra cui Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro per l’Ambiente, il Territorio e il Mare, Stefania Prestigiacomo, ha infatti approvato in via definitiva un decreto legislativoche semplifica le regole per ottenere le autorizzazioni in questo settore, così che si possano più facilmente attuare progetti per valorizzare l’uso della geotermia ai fini energetici.

Questa energia, di cui l’Italia è ricca, con tale provvedimento verrà utilizzata maggiormente non solo per la produzione di elettricità, ma anche come fonte diretta di calore per il riscaldamento”, ha detto Scajola ricordando che “la geotermia, fonte rinnovabile seconda in Italia solo all’energia idroelettrica, ha un grande potenziale di sviluppo e consentirà di raggiungere più facilmente l’obiettivo del 25% di energia prodotta da fonti pulite”.

Attualmente con la geotermia si producono 5 miliardi di chilowattora l’anno, sufficienti ai bisogni di elettricità di oltre un milione e mezzo famiglie, corrispondenti a circa 6 milioni di persone.

Tale risorsa rappresenta ora il 10% delle fonti rinnovabili italiane e si prevede che possa così raddoppiare. Con un aumento della produzione di energia dalla geotermia si contribuirà a ridurre la dipendenza energetica nazionale dall’estero e si concorrerà a contenere le emissioni di gas serra (CO2).