Il Consiglio del Ministri, nella seduta del 16 Aprile scorso, ha approvato il testo del decreto sulla semplificazione dei rifiuti.
Il Decreto recepisce la direttiva europea n°98/2008 in materia di rifiuti. Il documento dovrà ora essere sottoposto alle competenti commissioni del parlamento e alla conferenza Stato/Regioni. Tra le novità del Decreto si segnalano:
- la definizione di "materia seconda". Ovvero rottami ferrosi o carta usata;
- la definizione di "sottoprodotto": trucioli della lavorazione del mobile, sfridi della lavorazione del metallo; riutilizzo di terre e rocce da scavo. Sino ad oggi tutte le imprese che realizzavano infrastrutture (strade, autostrade,immobili, metropolitane) erano costrette a smaltire il materiale scavato come rifiuto e acquisire nuovo materiale per le attività di costruzione delle opere. Ora se il materiale di risulta non è contaminato verrà considerato un sottoprodotto e potrà essere riutilizzato;
- il Decreto reintroduce la nozione di "combustibile da rifiuti". I rifiuti potranno, quindi, essere usati per riprodurre energia;
- tracciabilità dei rifiuti - sistema Sistri. Inquadra nell'ambito normativo europeo il recente provvedimento istituito del sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali pericolosi e non. Prevede, inoltre, sanzioni per l'inosservanza delle previsioni relative al Sistri che non potevano essere contenute nel decreto ministeriale istituito dal sistema;
- soglia di recupero per alcuni materiali. Per carta, vetro, plastica e altri materiali viene fissata la 2020 una soglia tassativa minima di recupero, il 50%, nell'ambito di una pratica che dovrà divenire diffusa per ciò che concerne la raccolta differenziata;
- definizione di un sistema basato sul recupero e riutilizzo dei prodotti punta a realizzare economie in materia di bolletta energetica nazionale, costi per i privati famiglie e imprese. Questo sia in termini energetici che beni di consumo.