E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale n. 164 del 15 luglio 2008, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2008 che sancisce l’Approvazione del Modello unico digitale per l'edilizia.
Il modello digitale, per la presentazione in via telematica ai Comuni di DIA, era stato introdotto già dalla legge 80/2006 recante “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione”,
Tale provvedimento disciplina l'estensione delle procedure telematiche ad ulteriori tipologie di atti e di soggetti, per gli adempimenti in materia di:
- registrazione
- trascrizione
- iscrizione
- annotazione
- voltura
Il decreto di attuazione era stato anticipato da un atto dell’ Agenzia del Territorio del 6 dicembre 2006 , il quale stabiliva, in via provvisoria, le procedure e i termini per la trasmissione telematica ai Comuni delle dichiarazioni di variazione e di nuova costruzione, applicabili fino all'attivazione del modello unico digitale per l'edilizia.
Il decreto Presidenziale, così approvato, prevede che le regioni, i comuni e l'Agenzia del territorio - attraverso una commissione formata da sei componenti, - avranno il compito di definire, entro il 31 dicembre 2008, il modello unico digitale per l'edilizia.
Il documento sarà necessario per semplificare la presentazione allo sportello unico per l'edilizia - di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 - delle istanze in materia di attività edilizia, comprendente anche le informazioni necessarie per l'aggiornamento degli atti catastali, e le caratteristiche tecniche dell'infrastruttura per l'erogazione dei servizi.
L’atto approvato è composto da 5 articoli, in particolare, nell’articolo 3 vengono stabilite le line guida su cui dovrà basarsi la commissione nella definizione del modello unico digitale per l’edilizia.
La commissione avrà, dunque il compito di garantire la trasferibilità delle informazioni contenute nei processi amministrativi collegati, l'integrazione sistemica fra i dati relativi agli adempimenti catastali, i dati relativi ai processi autorizzativi edilizi e i dati utili all'aggiornamento delle anagrafi territoriali comunali.
Il modello così elaborato e le caratteristiche tecniche dell'infrastruttura per l'erogazione dei servizi, saranno poi sottoposti all’esame del Governo e approvati con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che dovrà essere emanato entro il 31 gennaio 2009, sentita la conferenza Stato-città ed autonomie locali, che ne stabilirà i termini per la progressiva e graduale adozione