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Architettura: una maratona digitale per ribadirne il ruolo

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Architettura: una maratona digitale per ribadirne il ruolo
L’iniziativa nasce dall’idea del CNAPPC di aprire al contributo di tutti un percorso di riflessione e costruzione del futuro in cui il ruolo degli architetti sia centrale. Vediamo com’è andata

“L’architettura è cultura e bene comune”. Questo il titolo della maratona digitale promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). Un evento durato 24 ore, dalle ore 10 di sabato 23 maggio alle 10 di domenica 24, sulla piattaforma “architettiperilfuturo”. Una piattaforma aperta a tutti, inclusiva, che nasce dall’idea del CNAPPC di aprire al contributo di tutti un percorso di riflessione e costruzione del futuro in cui il ruolo degli architetti sia centrale. Vediamo com’è andata.

I partecipanti sono stati quasi 13.000 utenti, oltre 150 i guest speaker e più di 170 gli interventi esterni. È stato un evento inclusivo e innovativo, che ha tenuto insieme le voci dei giovani, dei collettivi di architettura delle moltissime donne intervenute, dei grandi nomi dell’architettura italiana insieme con i maestri, gli esperti e le voci della politica, dei territori, delle associazioni.

“È la prima volta che abbiamo uno spazio così ampio di dialogo e confronto” è stato uno dei commenti della chat che ha accompagnato lo snodarsi del dialogo lungo le ore.

Il Presidente del CNAPPC, Giuseppe Cappochin, e i membri del Comitato Scientifico, Mario Cucinella (Founder Mario Cucinella Architects, Presidente del Comitato Scientifico), Enrico Giovannini (portavoce di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), Antonio Navarra (presidente del Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici Cmcc), Federico Parolotto (co-founder di MIC Mobility In Chain), Ferruccio Resta (rettore del Politecnico di Milano) hanno promosso insieme alle protagoniste e ai protagonisti del mondo dell’architettura e delle istituzioni questo confronto, consapevoli della necessità di una elaborazione collettiva sull’architettura e il ruolo degli architetti.

I temi della maratona digitale

Sono stati 5 i grandi temi approfonditi:

- sfide globali, driver progettuali;

- l’Italia, una rete di Resilient Cities;

- abitare sostenibile;

- rigenerazione urbana/territoriale, fra spazio pubblico e servizi di prossimità;

- riattivare i processi attraverso nuovi modelli virtuosi.

Unanime la voce dei partecipanti: la crisi può e deve essere trasformata in opportunità, un acceleratore del cambiamento: un’occasione per ripensare le città in chiave policentrica e diffusa, diminuendone la densificazione, rendendo più forti i territori e le aree interne; ripensare lo spazio in relazione uomo/natura; la socialità; la mobilità e i sistemi di spostamento; i servizi, ponendo al centro delle nuova visione la sostenibilità; ma è anche occasione per ripensare processi semplificandoli e velocizzandoli, per modificare l’attuale obsoleto e anacronistico quadro normativo che regola il governo del territorio e l’attuale apparato amministrativo, per rendere , come ora non sono, i concorsi accessibili a tutti e chiari nei contenuti e nei termini, per superare i nuovi strumenti e crearne di efficaci nell’oggi; e ancora una leva per rendere prioritaria una pianificazione urbana con la creazione di un’agenda politica nazionale per le città (ora inesistente), per non agire solo sull’emergenza.

In questo cambio di rotta, protagonisti devono necessariamente essere l’architettura, in quanto bene comune, e l’architetto, con il loro valore culturale e sociale e la loro capacità di progettare il futuro.