L'arredo dell’ambiente ospedaliero può influire positivamente sull'esperienza dei pazienti e sulla percezione che gli operatori sanitari hanno del luogo di lavoro.
Proprio per questo, il settore hospital oggi tende ad adottare soluzioni di interior design originate da un’innovativa visione user centered, che nasce per tenere conto sia del benessere che ogni elemento d'arredo può apportare agli interni, sia dei suoi benefici per quanto concerne la cura, l'assistenza, la privacy e la protezione dei pazienti.
In questo nuovo concept, ad avere un ruolo cruciale sono soprattutto le porte, che devono essere efficienti, adeguate a supportare le esigenze del personale medico e dei pazienti, ma soprattutto moderne e aderenti ai canoni di organizzazione e di immagine oggi richiesti dal comparto ospedaliero.
Pienamente consapevole di queste necessità è Cocif, l’azienda italiana specializzata nella realizzazione di porte dal design Made in Italy che costituisce un punto di riferimento per progetti contract anche nel settore hospital.
Porte: l'esperienza di Cocif per il settore ospedaliero
Cocif ha messo a disposizione del settore health il suo know how, frutto di più di 75 anni di esperienza nella progettazione di serramenti interni ed esterni, siglando un'importante partnership con uno studio specializzato nella progettazione di strutture ospedaliere.
Tutto questo, unito alla costante attenzione all'estetica, alla ricerca dei materiali più pregiati e alla cura di formati e rifiniture, oggi rende Cocif uno dei player più importanti per quanto concerne la produzione di porte per il settore hospital. Per il settore, infatti, l’azienda mette a disposizione una vasta gamma di soluzioni innovative e su misura, ma soprattutto capaci di garantire performance elevate in qualunque contesto di destinazione.
Naturalmente, le porte per ospedali di Cocif sono ideate con cura per soddisfare perfettamente i princìpi che oggi concorrono alla definizione di tutti gli spazi in ambito sanitario: da quelli dedicati alla diagnostica e alle attività ambulatoriali e di laboratorio, a quelli destinati all'accoglienza di pazienti e accompagnatori e, non ultimo, alla degenza. Una serie di ambienti nei quali è necessario rispettare criteri piuttosto rigidi in termini di estetica e progettazione.
Del resto, oggi alle porte destinate ai centri sanitari è richiesta innanzitutto un'elevata sicurezza, che deve riflettersi sia nella capacità di sopportare urti, danni e sollecitazioni nel tempo, sia nella perfetta rispondenza a tutti i requisiti in termini di resistenza al fuoco. Ma le porte per ospedali devono poter rispondere anche a elevati standard di igiene, proprio per questo è necessario che siano realizzate con materiali e assetti capaci di favorire le fondamentali operazioni di pulizia.
Le porte per ospedali devono poi garantire un perfetto isolamento acustico e termico, nel primo caso per favorire il riposo degli ospiti o lo svolgimento delle necessarie attività ambulatoriali, nel secondo per garantire un comfort termico elevato e massimizzare l'efficienza energetica.
Infine, trattandosi di elementi posti in concomitanza di accessi cruciali o zone di passaggio, devono poter assicurare una perfetta funzionalità anche per quanto concerne le operazioni di apertura e chiusura, tenendo conto delle esigenze di spostamento che si verificano presso ingressi, ambulatori, hall e camere di degenza.
Cocif protagonista nella fornitura di porte per i più moderni ospedali italiani
Oggi Cocif realizza porte perfette per ospedali, ambulatori medici, strutture poliambulatoriali e RSA, anche di tipo REI tagliafuoco e fonoisolanti. Sono già moltissime le strutture operanti in ambito sanitario che hanno scelto di affidarsi all'eccellenza delle porte per il settore healthcare realizzate dall’azienda.
Tra queste, il nuovo Ospedale San Cataldo di Taranto, una struttura progettata per coniugare efficienza e sicurezza con i più alti standard in tema di sostenibilità, per la quale Cocif ha realizzato una prima fornitura di 2720 porte interne con cassonetto e coprifilo in alluminio: una serie di soluzioni solide, igieniche e sicure, provviste di maniglie anti aggancio.
Si tratta invece di una fornitura che annovera sia porte che finestre quella che Cocif ha realizzato per Policlinico di Bari di Piazza Giulio Cesare: un progetto che ha condotto alla produzione di 217 porte nel modello CARE, con anta rivestita in Abet Print e coprifili e cassonetto in alluminio, e 550 finestre nel modello HD EVO in legno bicolore.
L’eccellenza di Cocif ha raggiunto anche l’ospedale San Pio di Castellaneta, che costituisce un vero e proprio punto di riferimento per la regione Puglia. In particolare, le creazioni dell’azienda sono state inserite nel Nuovo Padiglione di Terapia Intensiva, che è stato dotato di 106 porte della collezione Hospital Door.
A ciò si affianca la fornitura destinata al nuovo Ospedale di Alba-Bra, per il quale Cocif ha realizzato 4012 porte, tra proposte del modello Antares Tanganika Naturale e porte REI 60, una linea omologata, certificata dal Ministero dell'Interno e completamente rispondente alle rigide normative in tema di resistenza al fuoco.
Cocif: le porte per le strutture sanitarie del futuro
Le porte ideate da Cocif per il comparto ospedaliero si inseriscono perfettamente nei più innovativi progetti di interior design destinati alla salute, finalizzati alla realizzazione di luoghi accoglienti, ampiamente vivibili, forniti di percorsi ottimizzati e valorizzati da indoor in grado di garantire un perfetto equilibrio tra luci, forme e colori.
Naturalmente, l’obiettivo è anche quello di dare vita a ospedali green, aderenti ai più innovativi principi della sostenibilità, ma soprattutto capaci di guardare verso il futuro e di accogliere tutte le innovazioni che ci si attende da un settore sempre più proteso verso la smart healthcare.
Il tutto in aderenza ai principi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR, che riconosce la salute come valore universale e bene pubblico fondamentale, destinando alla modernizzazione strutturale e digitale del Sistema Sanitario Nazionale ben 15,63 miliardi di euro tra riforme e investimenti.