La pioppicoltura rappresenta per l’Italia la più significativa fonte interna di legname per l’industria, pur occupando una superficie minima rispetto a quella delle foreste: meno dell’1% pari a 58.000 ettari che contribuiscono alla produzione di 950.000 metri cubi di materia prima. Per un Paese che importa più dei tre quarti del legname che consuma – ma che proprio nell’industria della trasformazione del legno in pannelli, mobili e arredamenti ha uno dei suoi punti di forza nel mercato mondiale – la produzione di legno di pioppo assume un’importanza vitale.
Assopannelli si è, quindi, attivata per promuovere un accordo interregionale tra diversi soggetti istituzionali al fine di attivare interventi di settore con lo scopo di promuovere politiche che favoriscano sia l’incremento delle superfici destinate alla pioppicoltura sia l’attuazione di misure coerenti con i Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020 che portino a una semplificazione normativa dell’attività di coltivazione del pioppo.
La bozza avanzata di accordo verrà presentata il 16 ottobre (Fiera di Pordenone, ore 10.00, Sala Consiglio) in occasione della manifestazione Sicam di Pordenone.
«È un percorso obbligato – spiega Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli – soprattutto in considerazione del fatto che stiamo parlando di una materia prima strategica per l’intera filiera produttiva e dall’elevato valore ambientale. La nostra richiesta è semplice: incentivare tramite i fondi della PAC (Politica Agricola Comune) e in generale del Piano di Sviluppo Rurale (PSR 2014-2020) una superficie coltivata a pioppo pari a 115.000 ettari nelle aree vocate a tale attività. L’accordo interregionale consentirà quindi di rilanciare un settore fondamentale per l’industria manifatturiera del settore legno-arredo».
L’accordo sarà proposto alla firma di: Regione Lombardia, Regione Piemonte, Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Emilia Romagna, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Assocarta, Associazione Pioppicoltori Italiani, FederlegnoArredo.
Un passo importante per sostenere la filiera del pioppo a cui si aggiunge la promozione del marchio 100% Poplar Made in Italy che certifica l’origine di prodotto della materia prima utilizzata per la realizzazione di pannelli di alta qualità. Il marchio è gestito da Assopannelli in collaborazione con il Consorzio Servizi Legno-Sughero (Conlegno).
«Il rilascio dei primi quattro marchi ad altrettante aziende è un grande risultato per il settore dei pannelli – spiega Fantoni – perché per la prima volta è stato raggiunto l’importante obiettivo di valorizzare una materia prima che il mondo ci invidia e che consente di realizzare prodotti di altissimo pregio».
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