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Assosolare sulla bozza di decreto del Conto Energia

Energie rinnovabili di
Secondo l’associazione, la potenza incentivabile è ancora troppo bassa e nel complesso le riduzioni della tariffa sono troppo alte. Parere contrario, inoltre, all’incremento del conto capitale cumulabile


Secondo quanto appreso dal Quotidiano Energia del 9 dicembre 2009 che ha anticipato la bozza di decreto del nuovo conto energia, la nuova potenza incentivabile sarà di 1500 MW che, secondo l’Associazione Nazionale dell’Industria Fotovoltaica è un obiettivo molto basso, poiché 1500 MW verranno raggiunti già nel 2011.

Assosolare, insieme ad Aper, Gifi/ANIE aveva chiesto 8GW di potenza incentivabile in cinque anni. Secondo la stessa bozza la tariffa verrà decurtata dell’8-10% anno mentre, sempre secondo la posizione comune delle Associazioni di categoria “dovrebbe essere del 4% ogni anno dopo una riduzione anche dal 5 al 18% nel corso del 2011, ciò per riflettere la curva di riduzione dei costi degli ultimi anni, che si prevede vada ad affievolirsi negli anni successivi al 2011.

E’ importante che ci sia una riduzione graduale della tariffa nel corso del 2011 così da consentire a chi ha terminato gli impianti quest’anno e, preventivato un business plan sulla base della tariffa 2010, di allacciarsi alla rete, visti gli attuali gravi problemi di connessione“.

Una soluzione da noi proposta - ha dichiarato Gianni Chianetta, presidente di Assosolare - potrebbe essere quella di riconoscere la tariffa a chi ha completato gli impianti e ha fatto richiesta di connessione entro il 31-12-2009”.

La tecnologia tradizionale oramai vicina alla maturazione del fotovoltaico potrà poi consentire riduzioni di costo sempre più ridotte nei prossimi anni, fino a quando la nuova tecnologia su cui le aziende potranno investire grazie alla crescita del mercato, sarà pronta per essere commercializzata. Solo allora potremo permetterci riduzioni più drastiche della tariffa”, ha spiegato Gianni Chianetta, presidente di Assosolare.

Bisogna poi tener conto del fatto”, ha aggiunto Chianetta, “che i componenti dell’impianto oltre il pannello, come inverter, cavi, ecc, fanno parte di tecnologie già mature ed hanno pertanto un costo che non può scendere e che incide sempre di più sul prezzo complessivo dell’impianto”.

Oltre a queste importanti considerazioni - ha concluso il presidente di Assosolare - è paradossale che si proponga un incremento fino al 50% dell’incentivo in conto capitale cumulabile con il conto energia. Un conto capitale troppo elevato (50% dell’investimento) vuol dire rallentare tutto il sistema, perchè il promotore attenderebbe la concessione del finanziamento prima di realizzare l’impianto fotovoltaico.

Questa è già l’esperienza e l’errore della Grecia. Il 20% in conto capitale, oggi in vigore, è un buon compromesso perchè consente ai governi delle regioni con minore irraggiamento solare di riequilibrare la remunerabilità tra nord e sud. Nell’ottica della semplificazione il conto energia, giudicato il sistema incentivante del fotovoltaico migliore che sia mai stato applicato e che premia gli impianti di qualità e che producono di più, deve essere di per se remunerativo".