Autarchia energetica per la Provincia di Bolzano

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Colloqui di Dobbiaco: biomasse, energia eolica, energia solare e idrogeno sono le nuove fonti che consentiranno alla Provincia Autonoma di Bolzano di azzerare entro il 2020 l'utilizzo di fonti fossili


Il tema proposto quest'anno ai Colloqui di Dobbiaco 2009, tenutisi il 2 e il 3 ottobre, è stato: "Osare più autarchia - L'energia decentrata: un caposaldo delle economie territoriali post-fossili”.

I Colloqui di quest'anno vogliono illustrare lo scenario del cambiamento, presentando esempi reali e strumenti concreti per affrontare il passaggio generalizzato alle fonti energetiche rinnovabili inteso come transizione da strutture economico-energetiche centralizzate e ad alto investimento a filiere locali di produzione energetica basate sul sole, sull'acqua, sul geotermico a bassa intensità di capitale.

Questo programma ambizioso è già stato concretamente intrapreso dalla Provincia Autonoma di Bolzano che intende raggiungere appunto entro il 2020 l'eliminazione completa dell'utilizzo di fonti energetiche fossili.

Utilizzo più intelligente dell'energia, miglioramento dell'efficienza energetica e sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, sono le basi del modello energetico alle quali si ispira la politica provinciale illustrata nell'intervento dell'assessore provinciale Michl Laimer.

Michl Laimer, ha ribadito con decisione che la Giunta provinciale intende raggiungere l'autonomia energetica riducendo il più possibile l'utilizzo dei combustibili fossili. "A questo scopo - ha sottolineato - incentiviamo al massimo la produzione di energia idroelettrica e dal legno, e sosteniamo lo sviluppo di impianti solari, fotovoltaici e geotermici. Il nostro obiettivo è quello di utilizzare prevalentemente energia derivante da fonti energetiche rinnovabili e di abbandonare l'uso di energie derivanti da petrolio e gas".

L'assessore Laimer ha inoltre sottolineato che "le fonti energetiche rinnovabili sono disponibili in loco, la capacità di sfruttamento è in fase di sviluppo, garantiscono la continuità dell'approvvigionamento, consentono di creare nuovi posti di lavoro, hanno prezzi stabili, sono eco-sostenibili, non danneggiano l'ambiente ed hanno emissioni molto basse o pari a zero".

"Già ora il 56% dell'energia utilizzata a livello provinciale, ad esclusione di quella legata ai trasporti, proviene da fonti energetiche rinnovabili, ma in futuro si vuole raggiungere la piena autonomia utilizzando solamente fonti energetiche locali - spiega Laimer - il nostro piano è quello di raggiungere il 75% nel 2013 e il 100% entro il 2020. Non si tratta di un obiettivo ambizioso ma assolutamente realistico che la Provincia intende perseguire con l'utilizzo delle biomasse (legname da coltivazioni forestali) www.fiper.it, l'eolico, il solare e l'idrogeno".

Ad oggi in Alto Adige sono in funzione 63 centrali a biomasse che producono annualmente 350 MWh che serve 10600 utenze allacciate con un taglio di emissioni pari a 48 milioni di tonnellate. Gli altri asset sui quali si punta sono il biogas e il solare termico.

Oggi in Alto Adige sono in funzione 31 impianti che trattano deiezioni animali e rifiuti organici, producono elettricità per 13 milioni di KWh e garantiscono minori emissioni per 9300 tonnellate CO2 risparmiate e 930 di metano.

Sul fronte del solare grazie al conto energia negli ultimi due anni si è arrivati a 1068 impianti di pannelli per la produzione di energia elettrica, pari ad un installato di 29000 KW installato, e 17700 installazioni di solare termico: oggi il 50% di tutti i collettori solari in Italia è in Alto Adige per 195000 mq, pari a 40 mq ogni cento abitanti; la Provincia inoltre sta siglando un accordo con la Lega dei coltivatori per installare tetti fotovoltaici su tutti i masi dell'Alto Adige.

La logica che ispira l'azione in tutto il territorio provinciale è quello che i cittadini producono la loro energia, si abituano anche ad amministrarla e distribuirla.

Parallelamente si devono adottare, secondo l'assessore Laimer, misure più adeguate per un migliore utilizzo dell'energia. Nell'ambito dell'edilizia un elemento all'avanguardia è rappresentato da CasaClima che ha consentito di definire nuovi standard d'efficienza energetica nella costruzione degli edifici sia adibiti ad uffici che ad abitazione.

L'assessore ha quindi concluso il suo intervento sottolineando che "La Provincia si è impegnata nell'ambito della produzione di energia derivante dall'idrogeno ed ha posto le basi nei giorni scorsi per la creazione, all'uscita autostradale a Bolzano Sud, di un impianto pilota per la produzione, stoccaggio e distribuzione d'idrogeno lungo l'asse del Brennero".


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.