Ieri -15 aprile 2008- Regione Lombardia ha sottoscritto con gli operatori del settore un Protocollo d’Intesa per lo sviluppo della bioedilizia e per la promozione dell'uso razionale dell'energia e della certificazione energetico-ambientale degli edifici. Siglato dagli assessori Domenico Zambetti (Artigianato e Servizi) e Massimo Buscami (Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile) con il coinvolgimento di cinque settori regionali, del CNR e del Politecnico, il documento ha ottenuto il consenso di tutte le categorie interessate (AGCI, ANCE, Confartigianato, Confcooperative, CASA, CLAAI, Legacoop).
Si tratta di un grande progetto di bioedilizia, che punta alla diffusione della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico L’Obiettivo principale è quello di contribuire alla riduzione della dipendenza energetica dai combustibili fossili (in particolare del petrolio), coerentemente con i paletti fissati dalla Commissione Europea (ossia 20% fonti rinnovabili, 20% di riduzione delle emissioni e un altro 20% di efficienza energetica entro il 2020).
Il documento quindi scommette sull'edilizia bio-sostenibile, ossia, su edifici progettati con un corretto inserimento paesistico, a ridotto impatto ambientale, con risparmio dei consumi di energia e con un comfort abitativo più elevato. In questo senso il Protocollo d'intesa pone una particolare attenzione anche allo sviluppo e all'aggiornamento della competenza degli operatori professionali e imprenditoriali del settore delle costruzioni, con la figura dell'Energy Manager e con il Marchio di Sostenibilità per gli edifici stessi.
L'altro obiettivo fondamentale del documento è quello di attivare strategie condivise e complementari per l'intero settore dell'edilizia civile, attraverso 4 aree di intervento, costantemente seguite e verificate da un Tavolo regionale per l'Edilizia Sostenibile: Repertorio (che comprende le realizzazioni di Bioedilizia, Bioarchitettura, Architettura Bioclimatica, Edilizia Eco-compatibile a basso impatto ambientale e forte risparmio energetico), Informazione (attraverso campagne informative che evidenzino i diversi vantaggi ottenibili con la bioedilizia), Formazione (mediante percorsi di istruzione e formazione professionale e tecnica superiore), Normativa per il Governo del Territorio (con la redazione di un documento su «indirizzi e criteri per l'incentivazione al riutilizzo delle aree urbane compromesse attraverso la promozione dell'edilizia sostenibile» e la definizione di linee guida).
Anche se il progetto risulta ambizioso, tutti i presupposti perchè si realizzi non mancano.