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Bonus barriere architettoniche 75%: anche per infissi e serramenti

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Bonus barriere architettoniche 75%: anche per infissi e serramenti
Giungono nuovi chiarimenti sul Bonus barriere architettoniche al 75%, riguardo a interventi incentivati, beneficiari, requisiti, importi e massimali

La recente circolare dell'Agenzia delle Entrate sui bonus edilizi ha fornito chiarimenti aggiuntivi sul Bonus barriere architettoniche al 75%, affermando che rientrano nelle spese ammesse anche quelle per la sostituzione di finiture: pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti. Ma vediamo come funziona.

Bonus barriere architettoniche: cos’è e come funziona

Il bonus barriere architettoniche è un'agevolazione fiscale prevista dal Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77.

La legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 la misura, che consiste in una detrazione del 75% dall'imposta lorda delle spese sostenute per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

In particolare, per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione Irpef, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. In alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione, è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito:

lo sconto in fattura, un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta;

la cessione di un credito d’imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Chi sono i Beneficiari del Bonus?

Rientrano nel campo soggettivo diapplicazione del bonus 75 barriere architettoniche:

le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;

gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;

le società semplici;

le associazioni tra professionisti;

i soggetti che conseguono reddito d’impresa, siano essi persone fisiche, enti, società di persone o società di capitali.

Importi e massimali

L'importo della detrazione è pari al 75% delle spese sostenute, fino ad un massimo di:

- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;

- 40.000 euro, moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, in caso di edifici composti da 2 a 8 unità;

- 30.000 euro, moltiplicati per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, in caso di edifici composti da più di 8 unità.

Nel caso di delibere condominiali, per l’approvazione di questi lavori occorre la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti 1/3 del valore millesimale dell’edificio.

A questa agevolazione fiscale possono aggiungersi la detrazione Irpef per ristrutturazione edilizia dell’immobile e la detrazione del 110% (Superbonus) prevista per gli interventi “trainati”, se eseguiti congiuntamente a determinati interventi “trainanti”.

In particolare, per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili , se la spesa sostenuta è compresa nel periodo tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024, la detrazione, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, è pari al 50%. E invece del 36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025

Interventi e spese detraibili 

il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);

il rifacimento di scale;

l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici;

installazione ascensori e montacarichi;

gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;

gli interventi di sostituzione dell’impianto;

le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

I requisiti di accesso al Bonus Barriere Architettoniche 

Per usufruire dell’agevolazione, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del ministro dei Lavori pubblici n. 236 /1989 in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire, ai fini del superamento e dell’eliminazione, delle barriere architettoniche:

l’accessibilità,

l’adattabilità,

la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata.

Diversamente da quanto previsto per l’accesso alle detrazioni Superbonus 110%, il bonus barriere architettoniche 75% non è subordinato alla realizzazione di interventi trainanti.

La norma prevede, inoltre, che la detrazione spetta solo in relazione alla realizzazione di detti interventi su edifici “già esistenti”, e non per gli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile né per gli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione.

Vantaggi per professionisti ed imprese

I professionisti e le imprese che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia che rientrano nel bonus barriere architettoniche hanno diritto a una detrazione dall'imposta lorda pari al 10% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 10.000 euro per ciascun intervento.

Bonus per le spese sostenute per la sostituzione di porte, finestre e infissi

Come preannunciato ad inizio di questo articolo, la Nuova Legge di Bilancio ha esteso il bonus barriere architettoniche 2023 anche ai serramenti e infissi, purché siano installati a seguito di interventi di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria.

In particolare, la detrazione del 75% è applicabile alle spese sostenute per la sostituzione di porte, finestre e infissi che non rispettano i requisiti di accessibilità previsti dalla normativa vigente.

Beneficiare del Bonus Barriere Architettoniche per la sostituzione delle vecchie finestre implica utilizzare serramenti che rispettino determinate specifiche tecniche per garantire un’agevole movimentazione delle persone e una facile fruizione, ad esempio:

l'altezza delle maniglie dovrà essere tra 100 e 130 cm;

i meccanismi di apertura e chiusura dovranno essere facili da manovrare,

lo spigolo vivo inferiore della finestra che viene aperta dovrà essere selezionato per non causare infortuni.

Se vuoi conoscere le quotazioni aggiornate di tali interventi, ma anche quelli di Manodopera, Noleggi, Materiali, Opere compiute ed Impianti, ti consigliamo di utilizzare:

I Listini Prezzi delle Opere Edili della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi

Da oltre 70 anni i Listini della Camera rappresentano per professionisti ed imprese edili il punto di riferimento per la progettazione e strumento indispensabile per la redazione di preventivi e computi affidabili e in linea col mercato.

E se lavori anche sui territori di Como, Lecco, Bergamo e relative province, di seguito puoi trovare tutti i Prezzi delle Opere Edili delle rispettive Camere di commercio:

Listini Prezzi delle Opere Edili della Camera di commercio di Como-Lecco

Listini Prezzi delle Opere Edili della Camera di commercio di Bergamo

Concludendo, appare ovvio che al di là dei vantaggi fiscali, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche,rappresenta una chiara opportunità per garantire l’inclusione sociale delle persone con disabilità, consentendo loro di vivere una vita indipendente e partecipata, e di accedere ai diritti e alle opportunità di cui godono tutti gli altri cittadini.