Bonus Casa: troppa burocrazia blocca la ripresa?

Immobiliare di Marco Zibetti
Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani denunciano una grossa criticità che, a loro dire, rende difficile l’accesso ai Bonus Casa e frena la ripresa

Da un lato l’esigenza di far rispettare le regole, dall’altro quella di lavorare senza perdersi nei meandri della burocrazia. Il problema non è certo nuovo, ma è tornato d’attualità sul fronte dei Bonus Casa. Sentiamo la voce di Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani.

Prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore casa è indispensabile a tutela dei tanti contribuenti ed imprese che operano con correttezza sul mercato - dicono in una nota congiunta -. Ma l’urgenza dell’intervento, concretizzatasi in un decreto legge, blocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi. Meglio sarebbe stato intervenire con un emendamento in legge di bilancio che avrebbe concesso più respiro a tutti gli attori in campo”.

Le criticità per CAF e professionisti

Secondo le Confederazioni, per CAF e professionisti diventa impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o cessione dei crediti all’Agenzia delle Entrate, anche per l’assenza di chiarimenti.

Appareincomprensibile l’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi senza nessun limite di spesa: la sostituzione di una semplice caldaia o anche solo di una finestra, per poter beneficiare dello sconto in fattura, determina l’obbligo di sostenere la spesa dell’asseverazione, con la conseguenza che il nuovo onere rischia di superare l’importo del beneficio fiscale.

Peraltro, l’inserimento dell’obbligo di asseverazione della congruità delle spese sostenute da parte di un tecnico abilitato necessita di immediati chiarimenti: chi e come dovrà rilasciare la prevista asseverazione e quali contenuti deve avere?

Continuare a complicare il quadro di accesso alle misure senza tener conto del loro impatto - sostengono Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani - compromette inevitabilmente la forza degli incentivi, che sinora hanno contribuito in maniera robusta alla ripresa. Si rischia di raffreddare il trend positivo e la fiducia delle tante imprese oneste e di non raggiungere gli obiettivi di transizione green.


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