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Bonus Edilizi: un chiarimento sulla trasferibilità

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Bonus Edilizi: un chiarimento sulla trasferibilità
L’Agenzia delle Entrate risponde al dubbio di una contribuente riguardante la possibilità di trasferire i Bonus Edilizi dopo la morte dell’avente diritto

I Bonus Edilizi sono trasferibili, in caso di decessodell’avente diritto? La risposta è affermativa, ma solo nel rispetto di alcune condizioni. Una contribuente ha presentato all’Agenzia delle Entrate una situazione specifica, chiedendo un chiarimento. Leggiamo innanzitutto il quesito.
“In qualità di familiare convivente, mio padre portava in detrazione le spese per la ristrutturazione della casa di mia proprietà dove entrambi risiedevamo. Chiedo se dopo il suo decesso posso detrarre io le spese di ristrutturazione, pur non avendo ricevuto la casa ristrutturata per successione, essendo da sempre stata di mia proprietà. Ho trovato numerosi esempi in cui si parla di trasferimento degli sgravi fiscali per la casa ereditata, ma non quando l’immobile non è di proprietà del de cuius, ma del figlio”.

Paolo Calderone risponde su FiscoOggi

La risposta al quesito è affermativa, a condizione che l’erede abbia la detenzione materiale e diretta del bene
Il diritto a usufruire dell’agevolazione fiscale è stato riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate anche nell’ipotesi di decesso del familiare convivente che ha sostenuto le spese relative a interventi agevolabili effettuati sull’immobile di proprietà di altro familiare che ne diventa erede.
In questa situazione, indipendentemente dalla circostanza che l’unità immobiliare fosse già presente nel suo patrimonio, l’erede può continuare a usufruire delle rate residue della detrazione spettante al de cuius, avendo un vincolo giuridico con l’immobile che gli consente di beneficiare dell’agevolazione, in quanto ne è proprietario (circolare n. 17/2023).