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Bonus Facciate: cosa scrivere come causale del bonifico?

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Bonus Facciate: cosa scrivere come causale del bonifico?
L’Agenzia delle Entrate risponde a un contribuente che chiede un chiarimento in merito alla causale del bonifico per avere diritto al Bonus Facciate

Come dice Nanni Moretti in una celebre scena del film Palombella Rossa, “Le parole sono importanti”. A maggior ragione quando in gioco c’è l’ottenimento di una sostanziosa detrazione fiscale. Per questo un contribuente chiede all’Agenzia delle Entrate: “Mi confermate che per il pagamento delle spese relative al Bonus Facciate posso indicare nel bonifico la stessa causale prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia?”

La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi

Si conferma che anche per richiedere il “bonus facciate” le persone fisiche non titolari di reddito d’impresa possono utilizzare i bonifici predisposti da banche o Poste Italiane Spa ai fini dell’ecobonus o della detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, indicando anche gli estremi della legge n. 160 del 2019, se possibile.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 2/2020 e in una risposta a un interpello (n. 185/2020). L’agevolazione può comunque essere riconosciuta qualora non sia possibile indicare il citato riferimento normativo, a condizione che il bonifico sia compilato in maniera da non pregiudicare il rispetto da parte degli istituti bancari o postali dell’obbligo di operare la ritenuta d’acconto a carico del beneficiario del pagamento. Si raccomanda, pertanto, di riportare sempre nel bonifico tutti i dati necessari a tal fine: codice fiscale del beneficiario della detrazione e numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.