Il Bonus Mobili è una detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Se ne ha diritto solo in caso di ristrutturazione dell’immobile. Ma cosa succede se l’immobile in questione viene acquistato dall’impresa di costruzione dopo che questa lo ha ristrutturato? Un contribuente lo chiede all’Agenzia delle Entrate. Leggiamo la risposta.
Paolo Calderone risponde su FiscoOggi
Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai contribuenti che hanno realizzato determinati interventi di recupero del patrimonio edilizio ed usufruiscono della relativa detrazione.
Tra gli interventi che costituiscono presupposto per poter richiedere il bonus sono compresi quelli di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.
In tali situazioni, infatti, la detrazione del 50% per gli interventi edilizi (calcolata su un importo pari al 25% del prezzo dell’abitazione) spetta all’acquirente o assegnatario delle singole unità immobiliari. E allo stesso contribuente compete anche la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato.
Si ricorda, infine, che la norma prevede che per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili. Nel caso di acquisto dell’immobile da imprese, come esposto nel quesito, per data di inizio lavori deve intendersi quella di acquisto o di assegnazione.