Cambiare la caldaia dà diritto al bonus Mobili ed Elettrodomestici? È questa, in estrema sintesi, la domanda che un contribuente pone all’Agenzia delle Entrate. Leggiamo innanzitutto il quesito completo per poi scoprire la risposta del Fisco.
“Nel 2023 ho cambiato la mia vecchia caldaia con una nuova a condensazione. Quest’anno dovrò acquistare dei mobili nuovi per la stessa abitazione in cui ho sostituito la caldaia. Volevo chiedere se posso usufruire del bonus mobili per l’anno 2024 (ho letto che il cambio della caldaia sembrerebbe una manutenzione straordinaria)”.
La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi
Dal quesito non si evince la tipologia di detrazione che il contribuente richiederà per la sostituzione della caldaia: se quella prevista per gli interventi indicati nel comma 1 dall’articolo 16-bis del Tuir (attualmente pari al 50%) o quella indicata dall’articolo 1, comma 347, della legge n. 296/2006 (cosiddetto “Ecobonus”), concessa per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
Soltanto nel primo caso sarà possibile per il contribuente richiedere anche il “bonus mobili ed elettrodomestici”. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha sempre affermato che costituiscono presupposto per accedere al citato bonus gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (eseguiti su singole unità immobiliari abitative) ammessi alla detrazione di cui all’art. 16-bis del Tuir, qualora si configurino almeno come interventi di “manutenzione straordinaria”.
E la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, può essere riconducibile alla manutenzione straordinaria (circolare n. 3/2016, risposta 1.5).