A chi spettano le rate residue del Bonus Ristrutturazioni, nel caso in cui il proprietario conceda l’immobile a un usufruttuario? È, in sintesi, la domanda posta da un contribuente all’Agenzia delle Entrate. Leggiamo il quesito per esteso e poi il chiarimento del Fisco.
“Se concedo gratuitamente l’usufrutto di un immobile in cui ho effettuato lavori di ristrutturazione e per i quali sto usufruendo delle detrazioni Irpef, le rate residue di detrazione posso mantenerle io, in qualità di nudo proprietario, o spetteranno all’usufruttuario?”
La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi
Quando si costituisce il diritto di usufrutto su un immobile, sia a titolo oneroso che gratuito, le quote di detrazione ancora da usufruire non si trasferiscono all’usufruttuario, ma rimangono al nudo proprietario. L’agevolazione fiscale, infatti, si trasferisce solo in caso di vendita dell’immobile (articolo 16-bis, comma 8, del Tuir) o di donazione, che nella prassi viene assimilata alla vendita.
Diverso sarebbe il caso in cui si vendesse l’immobile e contestualmente si costituisse il diritto di usufrutto su di esso. In tale situazione le quote di detrazione non usufruite dal venditore si trasferirebbero al nudo proprietario in quanto è a lui che si trasferisce la titolarità dell’immobile.