Il Bonus Verde rappresenta un’opportunità molto interessante. Il quesito posto da un contribuente all’Agenzia delle Entrate fornisce l’occasione per chiarire il funzionamento della detrazione fiscale. Ecco innanzitutto la domanda:
“Il bonus verde, prorogato dall’ultima legge di bilancio, deve essere usufruito sempre in dieci anni? E le spese di progettazione rientrano tra i costi detraibili?”.
La risposta di Paolo Calderone su FiscoOggi
Si conferma, anzitutto, che il “bonus verde” è stato prorogato fino all’anno 2024 dalla legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022), articolo 1, comma 38.
Ricordiamo che l’agevolazione consiste in una detrazione del 36% delle spese sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione, che va calcolata su un importo massimo di spesa di 5.000 euro annui per unità immobiliare residenziale, spetta ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi, sulla base di un titolo idoneo, e ai familiari conviventi. Essa deve essere sempre ripartita tra gli aventi diritto e usufruita in dieci quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
Tra le spese che danno diritto alla detrazione sono comprese quelle di progettazione e di manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Per ulteriori chiarimenti sull’agevolazione si rinvia alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 7/2021 (pag. 352).