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Bozza del Decreto Sviluppo: detrazioni e incentivi per infrastrutture ed edilizia

Lavori pubblici di
Confermato l’innalzamento delle detrazioni IRPEF al 50 per cento, per le spese per ristrutturazioni edilizie, e dell limite massimo di detrazione a 96.000 euro per ciascuna unita' immobiliare


Incentivi fiscali per i project bond, detrazioni fiscali aumentate per le ristrutturazioni, sconto sull'imposta di registro per le case con un prezzo massimo di 200 mila euro, esenzione fino a tre anni dal pagamento dell'Imu per i fabbricati destinati alla vendita, semplificazioni burocratiche. Queste alcune delle misure previste nella bozza del decreto sviluppo dedicati al settore infrastrutture e trasporti che dovrebbe andare all'esame del consiglio dei ministri nella prossima riunione.

Incentivi fiscali per i project bond. Il provvedimento prevede incentivi fiscali per i project bond, che vengono introdotti per attrarre capitali privati nella realizzazione delle opere infrastrutturali. La bozza di decreto stabilisce un incentivo fiscale alla sottoscrizione di obbligazioni di progetto, accordando loro lo stesso trattamento fiscale agevolato previsto per i titoli di stato relativamente all'aliquota di ritenuta sugli interessi (12,50%).

Per il Piano nazionale citta' 225 milioni di euro. Verra' attivato un fondo per l'attuazione del Piano nazionale per le citta'. In particolare, si legge nella bozza, nel fondo ''confluiscono le risorse, non utilizzate o provenienti da revoche, relative a programmi in materia di edilizia, di competenza dello stesso Ministero, che da stime effettuate dal Dicastero ammontano attualmente a circa 225 milioni di euro''. ''Si tratta - prosegue la bozza - di fondi disponibili, destinati a programmi di interventi che non presentano condizioni di fattibilita' o derivanti da revoche o da economie, che la presente disposizione consente di indirizzare per operazioni di riqualificazione e trasformazione urbana caratterizzate da elementi concreti di fattibilita'''.

Detrazioni per ristrutturazione immobili alzate al 50%. Aumentano le detrazioni per le ristrutturazioni degli immobili. La bozza del Dl sviluppo prevede l'innalzamento delle soglie di detrazione IRPEF, in un tempo limitato fino al 31 dicembre 2014, a favorire interventi di ristrutturazione edilizia, con lo scopo di incentivare la ripresa del mercato delle costruzioni, che da sempre rappresenta uno dei comparti produttivi piu' importanti per la crescita del PIL nazionale.

L'intervento prevede di innalzare le detrazioni IRPEF rispettivamente al 50 per cento, per le spese per ristrutturazioni edilizie, e a 96.000 euro, il limite massimo di detrazione per ciascuna unita' immobiliare, al fine di favorire il settore delle costruzioni edili, attualmente in forte crisi, attraverso una maggiore richiesta di interventi di ristrutturazione. Le minori entrate per lo Stato, determinate dall'innalzamento delle soglie di detrazioni proposte, sono ripartite in dieci annualita' e sono parzialmente compensate dal maggior gettito di imposte, che si determinerebbe grazie all'aumento di entrate connesse all'aumento del numero di interventi che si prevede la norma possa generare per l'IV A e IRPEF/IRES/IRAP.

Esenzione Imu su immobili invenduti per 3 anni. Esenzione dall'Imu per un massimo di tre anni per gli immobili costruiti dalle imprese e destinate alla vendita. La relazione tecnica indica che la proposta di esenzione triennale dall'Imu e' finalizzata a ''svincolare una parte di risorse delle imprese, quantificate in 35,1 milioni di euro l'anno, destinate ora al pagamento dell'IMU'', permettendone un utilizzo ''produttivo'' per effettuare nuovi investimenti con ricadute positive sul sistema produttivo. La relazione stima, infatti, che la disposizione proposta possa generare una ricaduta complessiva sul sistema economico di circa 100 milioni di euro, di cui 35,1 milioni nelle costruzioni e il rimanente nei settori collegati. Prorogata al 2013 detrazione riqualificazione energia.

Prorogata di un anno da fine 2012 alla fine del 2013 la detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica. La bozza del Dl sviluppo su infrastrutture e trasporti conferma l'entita' della detrazione al 55%. Sconto imposta registro su case pagate fino a 200 mila euro. Imposta di registro piu' leggera per abitazioni acquistate ad un prezzo massimo di 200 mila euro. L'art. 15 della bozza del Dl sviluppo prevede infatti che per le case con un prezzo pagato in sede di rogito pari o inferiore a 200 mila euro ''spetta una detrazione totale dall'imposta lorda calcolata su un valore fino a l00.000 euro. La detrazione e' ripartita in dieci quote annuali di pari importo''. La relazione tecnica stima che la misura possa rendere disponibili nel settore immobiliare circa 144 milioni di euro all'anno.

Ripristino IVA per cessioni e locazioni nuove costruzioni. L'art. 10 della bozza del decreto prevede il ripristino dell'Iva per cessioni e locazioni di nuove costruzioni. La misura punta a rendere disponibili risorse economiche che attualmente le imprese di costruzione non utilizzano a causa della vigente normativa che prevede che le cessioni di immobili destinati ad uso abitativo effettuate da dette imprese costruttrici, oltre i cinque anni dalla costruzione, sono esenti dall'imposizione di IVA. Inoltre sono esenti anche la maggior parte delle locazioni di abitazioni effettuate da parte dei medesimi soggetti; tali fattispecie rendono, pertanto, l'IVA non neutrale nei confronti degli imprenditori edili.

La relazione al provvedimento indica che sulla base di studi effettuati dall'Ance, ipotizzando che la quota di unita' abitative che il costruttore non riesce a vendere dopo i cinque anni sia pari al 6% delle abitazioni ultimate ogni anno, risulterebbero circa 4.200 gli alloggi per i quali le imprese, secondo la normativa IVA vigente, devono restituire parte dell'imposta precedentemente detratta. Considerando quindi il dato di 4.200 alloggi sui quali la proposta normativa incide, favorendo la loro cessione da parte delle imprese costruttrici per un valore medio dell'immobile pari a 200.000 euro, si puo' stimare che la disposizione possa liberare risorse per circa 840 milioni di euro l'anno.